Distanziometro e retroattività: cosa è successo e cosa succederà in ogni regione italiana

Con l’annuncio di ieri dello stop alla retroattività della legge regionale sul gioco nel Lazio, un’altra regione ha potuto tirare un respiro di sollievo dopo il Piemonte.

In diverse regioni ci sono però situazioni, riguardanti in particolare il distanziometro, che avranno un impatto importante sulle aziende ed i lavoratori del gioco pubblico.

Partiamo da quelle comunque “salve” oltre a Piemonte e Lazio. Non è previsto infatti l’effetto retroattivo del distanziometro anche in Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Altre regioni potrebbero salvarsi grazie al fatto che la retroattività del distanziometro è prevista con la scadenza delle concessioni. Visto che le concessioni sono state spesso prorogate, anche attraverso tecnicismi normativi, è ipotizzabile che le concessioni non saranno fatte scadere prima dell’entrata in vigore di una legge nazionale di riordino del gioco pubblico. Le regioni interessate da questa ipotesi sono il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, il Molise.

Per altre regioni sono già arrivati o sono in arrivo interventi di tipo “proibizionistico”. In Calabria il 31 dicembre di quest’anno avrà effetto retroattivo il distanziometro che prevede il posizionamento delle sale e dei punti gioco a 300 metri nei comuni fino a 5.000 abitanti e 500 metri per i comuni più grandi. Le distanze riguardano centri di formazione per giovani adulti, istituti di credito e sportelli bancari, esercizi di compravendita oggetti preziosi ed oro, stazioni ferroviarie.

In Emilia Romagna la retroattività è già purtroppo un fenomeno consolidato per gli esercizi specializzati, mentre per i generalisti entrerà in vigore nel 2023.

Nelle Marche la retroattività del distanziometro è attesa per il 31 luglio 2023 e sarà uguale, per quanto riguarda le distanze, a quello della Calabria. In questo caso, secondo quanto riportato dalla CGIA Mestre, i punti gioco dovranno rispettare le distanze da istituti universitari, istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro.

In Sardegna la retroattività avrà effetto il 17 gennaio del 2024 e riguarderà un distanziometro di 500 metri.

La Provincia Autonoma di Trento sarà la prossima ad attuare la retroattività del distanziometro, visto che la stessa è prevista per agosto di quest’anno. In questo caso le distanze dai luoghi sensibili è di 300 metri. Stesse distanze, ma già operative per quanto riguarda la retroattività, per la Provincia Autonoma di Bolzano.

Per quanto riguarda la Valle d’Aosta è già da tempo stato applicato l’effetto retroattivo del distanziometro che ha riguardato la distanza di 500 metri da istituti di credito, sportelli bancomat ed esercizi di compravendita di oro e oggetti preziosi. sb/AGIMEG