“Le mafie pugliesi, distinte sulla base delle zone geografiche di influenza, rappresentano un multiforme ed eterogeneo universo di complessa classificazione, sono caratterizzate dall’assenza di una leadership unica e riconosciuta e, proprio per questo, assumono una struttura frammentaria, incentrata su diversi gruppi e fazioni, composti da soggetti legati da vincoli familiari21.In relazione all’area geografica di appartenenza, è possibile distinguere: – la “mafia foggiana”, con le sue tre componenti (“società foggiana”, “mafia garganica” e “malavita cerignolana”); – la “criminalità barese”, predominante nel territorio di quel Capoluogo di regione;- la “sacra corona unita”, tuttora radicata nel Salento. Le indagini effettuate, nel corso del 2021, hanno confermato la natura mafiosa di tali formazioni criminali. Tale evidenza è emersa, a titolo di esempio, nell’operazione VORTICE – MAESTRALE, conclusa nell’aprile 2021 dai carabinieri del Comando Provinciale di Bari, nei confronti di un clan, operante nel capoluogo, che ha portato all’arresto di 59 persone. L’indagine ha documentato le costanti mire espansionistiche del clan nell’intera area della città nel settore degli apparecchi per il gioco, ma soprattutto nella gestione di fiorenti piazze di spaccio, alimentate da ingenti rifornimenti di sostanze stupefacenti assicurati da un gruppo criminale alleato”. E’ quanto si legge nella Relazione Annuale 2022 – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Servizi Antidroga.
“L’Austria, pur non risultando tra i principali Paesi di produzione e commercio di sostanze stupefacenti nel panorama globale, emerge chiaramente per la presenza di organizzazioni criminali di origine balcanica, in particolare serba, dedite al traffico illecito di stupefacenti, nonché per la crescente presenza della criminalità organizzata italiana, con particolare riguardo a soggetti legati alla ‘ndrangheta, dediti all’attività di riciclaggio ed al reinvestimento di capitali illeciti. Tali proventi, frutto preponderante di narcotraffico, vengono investiti nei settori dell’edilizia, della ristorazione, dell’import-export, dei trasporti, dei giochi e delle scommesse attraverso una fitta rete di prestanome”, aggiunge.
cdn/AGIMEG