Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato dal prossimo 7 gennaio il ritorno alle zone gialle, arancioni e rosse, al fine di contrastare la diffusione del coronavirus. Veneto, Liguria e Calabria sono le tre regioni più a rischio ripartenza, per le quali con molta probabilità proseguirà la stretta per la ripresa delle attività. L’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) afferma che ci sono nove territori che preoccupano per l’Rt, l’indice dei contagi che determina il passaggio da una zona colorata all’altra. È lo stesso Ministro Speranza ad annunciare che resterà in vigore il coprifuoco: ristoranti e bar chiuderanno alle 18 e rimarrà la serrata di piscine, palestre, cinema, teatri, stadi, così come di sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Il Ministro ha così in parte smentito quanto era stato annunciato dai suoi stessi colleghi sulla possibilità di riaprire alcune attività (in sicurezza) a partire dal 15 gennaio, quando scadranno del Dpcm del 3 dicembre.
L’ISS riferisce come l’epidemia in Italia si mantiene “grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali”. Nel periodo 8-21 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89 – 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane e che tre regioni (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, mentre altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio. Altre infine tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche). Al momento le regioni più al sicuro sono Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, le province autonome di Trento e Bolzano, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta.
Nella bozza della Cabina di Regia di ministero e ISS si dice che per quanto riguarda Veneto, Liguria e Calabria “questo desta particolare preoccupazione e pertanto si esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività come descritto nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale”.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, ha fatto i nomi delle regioni con l’Rt sotto osservazione: “Liguria, Calabria e Veneto hanno superato Rt nel limite inferiore sotto 1 e questo segnala la probabilità che i casi aumentino. Altre come Puglia e Basilicata hanno Rt introno a 1 e altre vicino a 1. Questo dà un segnale di attenzione perchè sono nella fascia di Rt dove il numero di casi tende a non decrescere. Per abbassare davvero la curva dei contagi, lo abbiamo visto, l’unica strada è quella di lockdown lunghi e nazionali”. “Anche la ‘zona rossa’ ora in vigore andrebbe prolungata, almeno fino a metà gennaio, se vogliamo vedere effetti positivi. Se dal 7 gennaio, di colpo, facciamo riprendere tutte le attività, assisteremo certamente a un rialzo della curva epidemica” avverte Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza. lp/AGIMEG