Conte e le nuove regole del lockdown. Boccia (Min. Affari Regionali): “Organizzare le Regioni in maniera adeguata rispetto a quando si inizieranno a tirar su gli interruttori”

C’è grande attesa per le nuove regole del lockdown annunciate dal Premier Giuseppe Conte. Di certo fino al 13 aprile non cambierà nulla, le misure di restrizione restano quelle decise le settimane scorse e gli occhi sono tutti puntati alla curva dei contagi. Se il picco dell’epidemia è stato raggiunto, bisogna capire quando inizierà la discesa. Solo questo permetterà di valutare un allentamento delle misure – fase che potrebbe avvenire dopo il 3 maggio – e iniziare a pensare alla fase due: la convivenza con il virus.
Il Governo intanto è al lavoro per elaborare il piano di ripartenza di alcuni settori, già dopo Pasqua è possibile la riapertura di librerie e cartolerie. Gli ingressi saranno scaglionati in rapporto alla superficie libera del negozio.
Il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, parlando della Fase 2, ha affermato che “Governo, Regioni e Comuni sono al lavoro h24 per ridurre i contagi. Abbiamo il dovere di organizzare i nostri territori in maniera adeguata rispetto a quando si inizieranno a tirar su gli interruttori, centri Covid in ogni territorio, test e tamponi, interventi sulle RSA, nelle aree più popolari. Lo Stato nella sua interezza deve essere in grado di garantire al paziente che sia curato e seguito anche in alberghi o in strutture dedicate. Tutto deve essere definito con linee guida chiara ed omogenee”. lp/AGIMEG