Vial libera al Piano integrato di attività e organizzazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli per il triennio 2025-2027.
“Il documento è stato elaborato avendo riguardo ai contenuti dei decreti legislativi attuativi della Legge di delega al Governo per la riforma fiscale 9 agosto 2023, n. 111- con particolare riguardo al decreto legislativo 26 settembre 2024, n.124 recante Disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’Unione e revisione del sistema sanzionatorio in materia di accise e altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi e al decreto legislativo 25 marzo 2024, n.41 recante Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza – e alle misure di natura fiscale contenute nel citato Documento programmatico al bilancio 2025, nonché in coerenza con le previsioni del Piano nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine per gli anni 2025-2029, mirato ad aumentare la crescita potenziale del Paese e la sostenibilità delle finanze pubbliche. Inoltre, per la pianificazione delle attività dell’Agenzia nel triennio 2025-2027, si è anche tenuto conto delle proiezioni di tendenziale incremento della domanda estera e delle importazioni sulle quali grava, però, un’incertezza, a livello globale, molto elevata. Difatti, la debolezza dell’economia cinese, i perduranti conflitti in Ucraina e Medio Oriente e un possibile inasprimento delle tensioni commerciali internazionali potrebbero ostacolare la ripresa del commercio mondiale e tradursi in un deterioramento della fiducia di famiglie e imprese. Alla luce di tale scenario, la pianificazione triennale delle attività di ADM – normalmente basata su una serie di dati previsionali predefinibili, seppure suscettibili di adeguamento e aggiornamento connessi alle dinamiche evolutive del contesto – per il triennio 2025-2027, potrà verosimilmente subire variazioni, oltre che in ragione dei citati fattori esogeni, anche dagli effetti che produrranno le proposte normative nei settori delle dogane, dei giochi pubblici e delle accise ovvero a causa di variabili macroeconomiche il cui esito risulta, a oggi, incerto”, sottolinea ADM nel documento.
L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, si legge, “è autorità regolatoria, di vigilanza e di controllo, con poteri anche sanzionatori, nel campo delle Dogane, Energie (oli minerali, energia elettrica, gas naturale, GNL, carbone), Alcoli, Tabacchi e assimilati e Gioco pubblico. In tali ambiti, cura l’accertamento e la riscossione dei tributi ed esercita le funzioni di polizia tributaria e giudiziaria”.
Nel perseguimento della propria missione e dei propri scopi istituzionali, l’Agenzia esercita anche le funzioni di “regolazione e controllo del settore giochi in Italia, verificando costantemente gli adempimenti a cui sono tenuti i concessionari e gli operatori del settore ed esercitando un’azione di contrasto al gioco illegale”.
“Con riferimento al gioco pubblico, in coerenza con le nuove disposizioni di riordino della materia, dettate dal decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41, attuativo della delega fiscale, recante “disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”, l’Agenzia fornirà il proprio contributo per lo sviluppo di un gioco sicuro e responsabile, garantendo la trasparenza e la qualità dell’offerta dei giochi pubblici e l’unitarietà della gestione su tutto il territorio nazionale. Verrà, altresì, garantito il supporto tecnico all’elaborazione della normativa in materia e la tempestiva predisposizione delle determinazioni direttoriali di attuazione delle norme di rango primario. Di particolare rilievo in materia è la procedura telematica aperta, sopra soglia comunitaria – indetta a fine 2024 ai sensi degli articoli 71 e 176 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 – avente ad oggetto l’affidamento delle concessioni per le attività e le funzioni per l’esercizio dei giochi pubblici di cui all’articolo 6, comma 1, lettere da a) a f) del D. lgs. n. 41/2024, attraverso l’attivazione e la conduzione della rete di gioco a distanza, con esclusione di raccolta presso luoghi pubblici o luoghi aperti al pubblico, anche per il tramite di soggetti terzi con i quali il concessionario ha un rapporto commerciale o di collaborazione. L’Agenzia proseguirà l’impegno profuso nel potenziamento delle misure finalizzate a garantire la piena tutela dei soggetti più vulnerabili e a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e il gioco minorile, anche in collaborazione con le altre Autorità deputate ad attività di prevenzione e contrasto al gioco illecito. Anche per tali finalità, si porrà particolare attenzione, nel rilascio delle licenze e delle concessioni, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei richiedenti, alla corretta dislocazione territoriale degli esercizi, collaborando, in tale attività di pianificazione, con gli enti locali. L’Agenzia presterà, inoltre, massima attenzione alla qualificazione e alle attività degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento, al fine di creare tra amministrazione finanziaria, concessionari e organismi di certificazione, un rapporto collaborativo fondato su regole chiare e condivise. L’Agenzia indirizzerà il proprio operato verso forme collaborative e di tax-compliance al fine di valorizzare il confronto preventivo, così limitando al massimo gli strumenti repressivi che portano alla proliferazione dei rapporti patologici del contenzioso. In tale contesto, costituisce un passaggio strategico quello di fornire agli utenti informazioni corrette e aggiornate circa le modalità per dare corretto adempimento agli obblighi fiscali facendo sì che tutte le articolazioni dell’Agenzia che operano sul territorio a diretto contatto con gli utenti, seguano indirizzi univoci e condivisi in termini di prassi operative. Infatti, la corretta interpretazione, dal punto di vista giuridico-normativo, delle disposizioni che regolano i singoli settori di interesse (dogane, accise e giochi), rappresenta uno degli obiettivi della moderna amministrazione fiscale che dovrebbe idealmente tendere all’azzeramento di situazioni conflittuali”, continua.
“Il Progetto Giochi è volto a migliorare gli strumenti informatici di gestione e controllo del sistema amministrativo e operativo del settore giochi, fornendo soluzioni tecnologiche avanzate per rafforzare le attività di controllo e incrementare l’efficienza gestionale complessiva”, prosegue.
L’ANAC ha riconosciuto che “la molteplicità della tipologia di materie di competenza dell’Agenzia (dogane, accise, tabacchi e giochi) rende molto variegato sia il contesto esterno degli stakeholders sia il contesto interno dei vari Uffici preposti”.
Tra le principali funzioni dell’Agenzia figura quella di svolgere controlli nei vari settori di attività di propria competenza, come “sul comparto del gioco e sulla vendita di prodotti da fumo”.
“Con riferimento ai controlli svolti nei settori dei giochi e dei tabacchi lavorati, l’Agenzia si avvale del “Sistema Integrato dei Controlli” (SIC), un’applicazione informatica realizzata allo scopo di automatizzare i processi di controllo, mediante la gestione di un flusso procedurale nel quale ogni fase è predefinita e nella quale sono registrate tutte le informazioni d’interesse per consentire il monitoraggio dei dati afferenti alle attività di verifica e di controllo poste in essere nel settore dei tabacchi lavorati e del gioco pubblico. Il SIC consente, infatti, agli Uffici di guidare l’attività e registrare gli esiti delle verifiche operate dal personale addetto ai controlli presso gli esercizi delle reti di vendita del gioco e del tabacco; la Direzione Antifrode e le Direzioni Territoriali possono effettuare interrogazioni volte a monitorare l’andamento delle attività. Il SIC costituisce anche uno strumento di ausilio nel contrasto alle attività irregolari e agli inadempimenti, amministrativi e tributari, poiché consente una costante verifica dell’operato dei soggetti che fanno parte della rete di vendita del gioco e del tabacco. Per l’accesso alla suddetta applicazione informatica, sono previsti diversi profili di abilitazione in funzione della natura delle operazioni di competenza del dipendente e della struttura presso la quale lo stesso è assegnato”, si legge nel testo.
“I criteri e le modalità per la rotazione dei dirigenti con incarichi di livello generale e non generale sono stati rivisti alla luce delle risultanze dell’analisi del rischio svolta in occasione dell’attività di mappatura dei processi da parte di tutti gli Uffici dell’Agenzia. Grazie a tale analisi sono state individuate le Strutture nell’ambito delle quali sono gestiti processi connotati da livelli di rischio “alto””.
“L’articolazione interna degli Uffici di livello generale della Direzione Generale e delle Direzioni e l’istituzione di Uffici locali ADM sono stabilite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia, sentito il Comitato di Gestione. Le Direzioni territoriali, allo stato, esercitano, nell’ambito della rispettiva competenza territoriale e sulla base delle direttive diramate dalle Strutture centrali, funzioni di programmazione, coordinamento e controllo nei confronti degli Uffici locali. Tuttavia, con il processo di riorganizzazione territoriale, l’Agenzia, al fine di rendere compatibile l’assetto organizzativo interno con il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, ha modificato, nel 2024, il proprio Regolamento disponendo che “Le Direzioni territoriali esercitano, nell’ambito della rispettiva competenza territoriale, e sulla base delle direttive diramate dalle Strutture centrali, funzioni di programmazione, coordinamento e controllo nei confronti degli Uffici locali ADM. Esercitano, altresì, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241, compiti di gestione amministrativa attiva, anche a valenza esterna, relativa a provvedimenti, autorizzazioni, pareri, nulla osta e atti di assenso comunque denominati individuati specificatamente dalla legge e dai regolamenti ovvero le altre attività operative di speciale rilevanza o di particolare complessità in materia di accise, dogane e giochi, individuate con atti di carattere generale adottati dal Direttore dell’Agenzia”.
Le funzioni operative dell’Agenzia riconducibili al settore Accise, Dogane e Monopoli sono, allo stato, svolte da Strutture locali di livello dirigenziale non generale che assicurano sul territorio di competenza anche le seguenti attività: la gestione dei servizi doganali, delle accise e del gioco legale nel rispetto della normativa tributaria ed extratributaria e il controllo delle concessioni e dei punti di raccolta del gioco, delle concessioni e delle autorizzazioni alla vendita dei tabacchi lavorati, degli altri prodotti da fumo e dei liquidi da inalazione. Il controllo dell’adempimento degli obblighi amministrativi e fiscali da parte dei soggetti vigilati e degli altri operatori del comparto”.
“Entro il 31 marzo 2025, verrà effettuata una verifica di allineamento delle competenze regolamentari tra le Strutture centrali e le Strutture territoriali, con eventuale riformulazione di alcune unità centrali. Ciò in ragione del duplice contesto: specialistico, per le materie delle accise, delle dogane e del gioco pubblico e specifico, per la natura tributaria ed extratributaria delle attività in cui opera l’Agenzia; contesto che comporta la necessità di sviluppare un’organizzazione delle Strutture di vertice basata su attribuzioni a prevalente connotazione tecnica. Proprio su tale aspetto va valorizzata, in questa sede, la complessità organizzativa legata all’attuazione del nuovo modello di lavoro, che coinvolge le diverse competenze e le diverse Strutture centrali e territoriali, sia nella fase di attuazione sia in quella di gestione amministrativa. Ciò richiede che tutte le attività vengano realizzate in modo connesso tra le Strutture, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di efficacia attesi. Infatti, per chiarezza di Piano, si significa che: a. all’attualità – ovvero a riorganizzazione non attuata – gli Uffici dirigenziali di livello non generale sono n. 197 (n. 54 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture centrali, n. 143 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture territoriali); b. nel periodo transitorio che intercorrerà tra la sperimentazione (che verrà avviata il 1° maggio 2025) e l’effettivo avvio operativo della riorganizzazione (1° novembre 2025) il numero Uffici dirigenziali di livello non generale sarà n. 194 (n. 54 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture centrali, n. 140 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture territoriali); c. dall’effettivo avvio operativo della riorganizzazione delle Strutture territoriali (1° novembre 2025) il numero complessivo degli Uffici dirigenziali di livello non generale sarà n. 181 (n. 54 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture centrali e n. 127 Uffici dirigenziali di livello non generale per le Strutture territoriali)”, continua.
Inoltre, “con la definizione del nuovo assetto per le Direzioni territoriali, sulla base del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, è prevista l’attribuzione di specifiche competenze provvedimentali alle Direzioni territoriali di livello generale. Infatti, il regolamento pregresso, a differenza delle altre Pubbliche Amministrazioni del Paese, attribuiva ai Direttori territoriali solo competenze di programmazione, coordinamento e controllo nei confronti degli uffici locali e dei propri dirigenti. Con il nuovo testo approvato, le competenze si articoleranno attraverso lo sviluppo di “funzioni di programmazione, coordinamento e controllo nei confronti degli Uffici locali ADM (e l’esercizio), altresì, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241, (dei) compiti di gestione amministrativa attiva, anche a valenza esterna, relativa a provvedimenti, autorizzazioni, pareri, nulla osta e atti di assenso comunque denominati individuati specificatamente dalla legge e dai regolamenti ovvero le altre attività operative di speciale rilevanza o di particolare complessità in materia di accise, dogane e giochi, individuate con atti di carattere generale adottati dal Direttore dell’Agenzia”.
Diverse sono le linee formative che costituiscono la base per una corretta pianificazione della formazione annuale. Tra queste “la formazione specialistica, che rappresenta la parte preponderante dell’offerta formativa dell’Agenzia e che viene ogni anno pianificata con l’obiettivo di assicurare e migliorare la performance dei funzionari impegnati nelle attività istituzionali soprattutto presso le Direzioni territoriali. Tra i settori che vengono sistematicamente accompagnati con mirati interventi formativi, vanno senz’altro menzionati i controlli negli ambiti doganali, delle accise e dei giochi, la lotta e il contrasto alle frodi, l’evasione fiscale, il riciclaggio e l’esportazione illecita di valuta, il gioco illegale e la tutela dei minori, il traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alla normativa sanitaria vigente oltre a un programma specifico per le attività di analisi dei laboratori chimici”, aggiunge.
Riguardo le specifiche misure di trattamento del rischio corruttivo associato ad alcuni settori di attività, “in materia di giochi l’Agenzia si avvale del Sistema Integrato dei Controlli (S.I.C.), mediante il quale sono registrate tutte le informazioni d’interesse per consentire alle strutture dell’Agenzia la valutazione degli elementi utili a identificare le situazioni di rischio nonché il monitoraggio dei dati afferenti alle attività di verifica e di controllo in materia di gioco pubblico. L’implementazione del citato sistema con altri applicativi in uso consente di realizzare la tracciatura delle sanzioni amministrative e tributarie irrogate e dei recuperi di imposta accertata anche al fine del monitoraggio dei tempi di realizzazione degli interventi”, specifica.
“La natura estremamente tecnica e specialistica di tutte le attività di controllo in materia di dogane, giochi e accise – ivi compresa la filiera dei prodotti da fumo – fa sì che non sempre risulti agevole individuare gli eventuali comportamenti scorretti; ciò rende opportuna l’adozione anche di misure di prevenzione ulteriori”, sottolinea. Delle volte “il soggetto sottoposto ai controlli può non essere del tutto consapevole dei propri obblighi e dei propri diritti, a causa di una normativa di spesso non semplice interpretazione”.
“Specifiche istruzioni e protocolli procedurali vengono adottati dalle Direzioni centrali competenti ratione materiae per l’espletamento dei controlli in ambito accise, giochi ed extra-tributario e per i controlli in materia di rivendite generi di monopolio, depositi fiscali di tabacchi e, recentemente per i distributori di prodotti liquidi da inalazione e di prodotti accessori ai tabacchi da fumo”, continua.
cdn/AGIMEG