Le risorse regionali lombarde dedicate alla cura della ludopatia sono pari al 4,3%, dunque su un costo complessivo di circa 110 milioni di euro 4 o 5 milioni all’anno vengono dedicati per curare chi è affetto da patologie legate al gioco. Questi sono solo alcuni dei dati che sono stati esposti dalla Regione Lombardia durante l’incontro che si è tenuto a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, “Ludopatie e istituzioni: fronte compatto contro il gioco d’azzardo patologico”, ultima tappa di un tour organizzato dalla Regione per mettersi a confronto con i Comuni sul tema delle dipendenze legate al gioco d’azzardo. Secondo questi dati le persone che chiedono di farsi curare dalla ludopatia nell’ultimo triennio si sono triplicate. Attraverso una modifica alla Legge Regionale sulla prevenzione e il trattamento delle ludopatie che dovrà essere messa in atto entro l’anno “sarà sempre più complicato rinnovare le licenze per avere nei bar le slot machine – ha dichiarato l’ Assessore al Territorio e all’Urbanistica della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi – le licenze hanno una durata di qualche anno e i bar che stanno per affrontare questa scadenza dovranno sottostare alla legge regionale, che impone una distanza di almeno 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali, chiese e oratori”. “Ogni cittadino può fare la sua parte, scegliendo di non frequentare i bar che tengono slot machine al loro interno – ha concluso la Beccalossi – in questo modo da il suo contributo alla lotta alla ludopatia. mdc/AGIMEG