Il titolare di una sala giochi si è appellato al Tar del Lazio per chiedere – attraverso un’istanza cautelare – l’annullamento del provvedimento di chiusura dell’attivitĂ emesso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
“Considerato che alla luce dei dati concreti che connotano la fattispecie del gravame depositato e la posizione legittimante della societĂ ricorrente – spiega il Tar -, la stessa si trova ad essere al momento incisa, in qualitĂ di esercente l’attivitĂ di a raccolta del gioco attraverso l’installazione di apparecchi video terminali (VLT) per il gioco lecito, cui all’art. 110, comma 6, lett. a) e b) del T.U.L.P.S., dall’adozione della nota in epigrafe, di chiusura del relativo esercizio commerciale per dieci giorni a far data dal 9 febbraio 2024″.
Il Tar del Lazio ha ritenuto, dunque, che si può senz’altro “porre rimedio ai rappresentati pregiudizi, differendo l’esecuzione del predetto provvedimento impugnato sino e non oltre la data della camera di consiglio utile del 28 febbraio 2024, nel cui contesto potranno essere assunte le eventuali determinazioni collegiali idonee alla definizione del giudizio”. ac/AGIMEG