Tar Emilia Romagna sospende provvedimento di chiusura di una sala giochi: “Dubbi sulla reale pericolosità di una sala giochi vicina ad una scuola per l’infanzia”

Il titolare di una sala giochi ha presentato ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna per contestare l’atto del Comune di Bologna con cui è stato avviato il procedimento di chiusura dell’attività per il mancato rispetto della distanza minima di 500 metri da una scuola dell’infanzia, come previsto dalla Legge regionale.

L’efficacia del provvedimento del Comune di Bologna è stata sospesa perché l’attività si troverebbe a forte rischio se dovesse rimanere chiusa fino alla sentenza definitiva. Inoltre, secondo il giudice ci sono dubbi anche in merito all’effettiva pericolosità della sala giochi vicino ad una scuola per l’infanzia.

Il Tribunale ha rilevato che “a prescindere dai profili di illegittimità denunciati a carico del provvedimento impugnato, pure meritevoli di approfondimenti nelle più appropriate successive fasi processuali, (sussistendo, tra l’ altro, dubbi sulla concreta configurazione di “pericolosità” della sala giochi in relazione alla ubicazione di istituti scolastici per l’infanzia), nella specie si ravvisa in capo alla parte ricorrente l’esistenza nelle more della celebrazione della camera di consiglio, una situazione di danno connotata da estrema gravità ed urgenza del genere di quella contemplata dalla norma qui invocata”.

Per questi motivi il Tar dell’Emilia-Romagna ha deciso di sospendere gli effetti del provvedimento e fissa la trattazione collegiale per il 27 aprile. ac/AGIMEG