“Il pregiudizio di Stato è peggio di quello dei cittadini. Lo Stato deve governare il settore e non contrastarlo. La filiera industriale del gioco pubblico ha un know-how di alto livello. Per questo le imprese andrebbe tutelate come tutte le attività legali ed autorizzate”. E’ quanto ha sottolineato Ettore Rosato (Italia Viva), durante l’incontro “Dalla Commissione di inchiesta sul gioco ai provvedimenti locali: quali prospettive per il settore del gioco pubblico nella XIX legislatura”, promosso da IGT in collaborazione con Reti.
“Bisogna superare il pregiudizio morale. Sono sempre d’accordo sui testi unici e quindi anche quello sul gioco. Serve una tavolo, guidato da ADM, che affronti in maniera trasparente tutte le attività di gioco.
Vorrei ricordare che diverse attività, come i bar, sopravvivono anche grazie ad un paio di slot che hanno all’interno. Togliere loro quelle piccole entrate è un grande sbaglio.
È lo Stato fa lo sbaglio di occuparsi del gioco solo quando c’è da prendere soldi. La Commissione sul gioco è stata una eccezione che ha prodotto buoni risultati. Dare agli enti locali il problema delle distanze è stato solo uno spostamento del problema non una soluzione”.
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