“Credo che ci sia un forte attacco forte nei confronti del Decreto Dignità e della tutela della salute. Ho sicuramente un conflitto d’interesse: sono un medico che ha lavorato 30 anni nel contrasto alle dipendenze. La mia impressione è quella che il sistema sia dipendente dalle entrate di questo Stato”. Queste le dichiarazioni di Andrea Quartini, deputato Movimento 5 Stelle, nel corso del convegno “Gioco legale: serve una riforma”, che si sta tenendo alla Camera.
“Il sistema, a mio avviso, è fuori controllo – ha continuato Quartini -. La spesa per il gioco è più alta di quello che lo Stato mette per la sanità e ciò è molto grave. Dietro l’azzardo c’è una truffa semantica: non è un gioco, ma azzardo. Le sale non andrebbero chiamate “sale giochi” ma “sale scommesse”. Questo è solo un aspetto di un modello che incoraggia all’azzardo. Il gioco dovrebbe essere divertimento senza aspetti nevrotici e di tensione che sono proprio dell’azzardo.
I dati mostrano che l’80% dei ricavi dell’azzardo provengono da persone ludopatiche. Ciò è fuori discussione e, in una legge quadro, andrebbe innanzitutto sistemata la semantica. È chiaro che noi contestiamo l’atteggiamento demolitivo rispetto al Decreto dignità e rispetto alle nuove impostazioni legislative, come l’Osservatorio sul gioco d’azzardo.
Credo davvero che la compartecipazione erariale per le Regioni sarebbe da evitare in qualunque modo. Concludo, dicendo che la nostra posizione è molto rigida, poiché secondo noi la tutela della salute non è negoziabile“. ac/AGIMEG