Piccolo (Utis Emilia Romagna) ad Agimeg: “Partendo dai piccoli esercenti siamo arrivati a portare le richieste di un’intera filiera in Regione. La politica deve comprendere l’importanza del gioco legale”

“Siamo partiti dal basso, dai piccoli esercenti per arrivare ad una situazione che ci ha permesso di presentare un settore compatto nell’avanzare richieste ben precise: la normativa dell’Emilia Romagna sul gioco non può mettere sul lastrico tante aziende. Tabaccai, tutta la filiera delle slot, sale scommesse e tutte le aziende che vivono anche grazie al settore del gioco non possono sparire. Il nostro obiettivo è tutelare il nostro lavoro e allo stesso tempo prevenire con mezzi efficaci la ludopatia, obiettivo che si può raggiungere solo con la collaborazione tra la rete fisica e le istituzioni”. E’ quanto dichiara ad Agimeg Christian Piccolo, delegato Utis per l’Emilia Romagna, che racconta come si è arrivati al documento che le associazioni di settore hanno presentato alla Regione per sottolineare le criticità della legge sul gioco. “A luglio – racconta – come Utis abbiamo cercato di aprire un dialogo con i rappresentanti delle istituzioni, cercando di argomentare le nostre ragioni con studi di settore, la ricerca di Eurispes e di far capire che un provvedimento nato da una spinta emotiva avrebbe portato a effetti catastrofici. All’inizio non abbiamo percepito particolare interesse, ma la situazione è cambiata quando la politica ha percepito i veri numeri del nostro settore. Consapevoli di avere poco tempo abbiamo lavorato sulla manifestazione, sull’idea di presentare un settore compatto con tutte le sigle e quindi arrivare al documento con proposte condivise. Oggi è presto per capire quale sarà la risposta in Regione, ma ora che è chiaro quanto sia importante questo settore per mettere in atto una vera politica di tutela dei giocatori attraverso un’offerta legale e ben regolamentata. Spero si entri nello specifico e che venga studiata una norma che rispetti i lavoratori, ma soprattutto che non consegni i giocatori al settore illegale.. Ci tengo a dire comunque che anche se il progetto è partito da Utis, l’apporto di Res Cogitans nella passo successivo della manifestazione è stato molto importante. Abbiamo raggiunto un primo obbiettivo che era quello di fare da collante per tutte le associazioni in modo da affrontare in maniera compatta un vero dialogo con la Regione”. lp/AGIMEG