Di Maio (M5S): “No a pubblicità, sponsorizzazioni, limitazione del gioco online con tetto di scommesse annue ed abolizione dei concessionari”

Vietare pubblicità e sponsorizzazioni, abolizione dei concessionari, limitazione del gioco online fissando un tetto di scommesse annue: Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle parla di quali saranno i passi da fare nel settore dei giochi, se dovesse vincere le elezioni, in un’intervista rilasciata ieri a vita.it. “Proprio questa estate abbiamo fatto nostro l’appello di Vita.it e No Slot e condotto una campagna di raccolta dati – ha detto Di Maio – poi diffusi sui territori, relativi alla piaga di azzardopoli. Una piaga che nel 2016 ha visto bruciare 96 miliardi di euro, 260 milioni al giorno, quasi 11 milioni l’ora. Il nostro programma è il frutto di una battaglia di 5 anni al fianco delle associazioni, portata avanti in Parlamento, nei Comuni e nelle Regioni, dove ci siamo battuti a difesa della loro autonomia nella lotta all’azzardo. I Comuni a 5 stelle, da Torino a Roma passando per Livorno, hanno adottato delibere a tutela della salute dei loro cittadini, fissando distanze da luoghi sensibili come chiese e scuole, e limitando gli orari. Per il Movimento 5 Stelle parlano i fatti. Migliaia di nostri iscritti hanno votato punti specifici sulla lotta ad ‘azzardopoli’: le priorità saranno dare più risorse a forze dell’ordine e magistratura per combattere l’illegalità – in alcuni casi mafiosa – che si annida nell’azzardo anche ‘legale’, vietare pubblicità e sponsorizzazioni. In quest’ultima battaglia mi sono speso personalmente con le associazioni. Lo ricordiamo sempre: oltre ai danni di famiglie distrutte, umanamente ed economicamente, ogni euro bruciato in azzardo è un euro che esce dall’economia reale e produttiva. Va introdotta la massima trasparenza finanziaria e vanno aboliti i concessionari. Inoltre va introdotta una ‘exit-strategy’ da slot e videolottery e limitato fortemente l’online fissando un tetto massimo di ‘scommesse’ annue. Con l’introduzione di una tessera personale si controlleranno i flussi e si potrà prevenire la diffusione tra i giovani. Un esempio: chi percepirà il reddito di cittadinanza non potrà gettar soldi nel tentar la sorte e, se scoperto tramite la tessera, perderà il sostegno al reddito. La differenza, in questo come su altri temi cruciali per la qualità della vita, la farà la libertà politica di agire per il bene delle persone: misure come il condono ai signori dell’azzardo ad opera del governo Letta devono diventare un lontano ricordo”. lp/AGIMEG