“Il proibizionismo è controproducente e ora i nodi vengono al pettine”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente STS, Giorgio Pastorino, durante la manifestazione dei lavoratori del comparto giochi del Piemonte dello scorso 18 settembre. “Siamo scesi di nuovo in piazza a Torino per chiedere una sospensione della Legge regionale che mette in grave crisi le nostre attività. Da circa un anno il Piemonte ha chiuso le slot nei nostri esercizi commerciali: la riflessione è che, come avevamo detto fin dall’inizio, questa legge non serva a tutelare la salute dei cittadini e dei giocatori, ma che l’unico risultato ottenuto è che le slot sono spente e le sale strabordano di clienti in coda per giocare. Il gioco non è diminuito, anzi i giocatori sono passati da locali meno pericolosi a locali più pericolosi e non si è fatto nulla per tutelare la salute dei giocatori. Chiediamo che la legge regionale venga sospesa e di poterci sedere a un tavolo a discutere di strumenti che non prevedano il divieto di gioco, che non serve annulla, ma che mettano al centro la tutela dei giocatori attraverso la formazione degli operatori, attraverso l’informazione ai cittadini e attraverso strumenti tecnologici che limitino i giochi, ma che non lo vietino”.
A seguito dell’incontro con gli esponenti del Consiglio regionale, il presidente STS ha detto: “Abbiamo incontrato il Presidente della Commissione che si occupa della verifica della legge regionale sul territorio. La Regione Piemonte ha chiesto ufficialmente dati alle Asl e ad ADM per capire come sta andando l’applicazione della legge. In secondo luogo abbiamo chiesto un tavolo partendo dal presupposto che nessuno vuole cancellare con un colpo di spugna la legge Piemonte, nata su un presupposto di tutela della salute che condividiamo, ma gli strumenti utilizzati, come distanziometro e luoghi sensibili, non fanno che chiudere le nostre imprese, lasciando il territorio in mano all’illegalità, senza occuparsi della tutela della salute. L’invito da noi fatto ai consiglieri presenti, di collaborare finalmente sul tema della tutela della salute e di non fare muro contro muro, è stato compreso e attendiamo a breve una nuova chiamata”, ha concluso Pastorino. cr/AGIMEG