I concessionari degli apparecchi da intrattenimento puntano a un rinvio alla Corte Costituzionale con i ricorsi che depositeranno nei prossimi giorni al Tar contro la tasse dei 500 milioni introdotta con la Stabilità 2015. In sostanza, asseriranno che il nuovo prelievo è stato introdotto quando il rapporto era già instaurato, alterandone in modo significativo gli equilibri, e violando di conseguenza i principi di imparzialità e buon andamento dell’attività amministrativa. es/AGIMEG