MEF, obiettivi politica fiscale 2024-2026: “ADM si impegna a elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici, proteggendo i soggetti vulnerabili e combattendo l’illegalità”

Riduzione della pressione fiscale, promozione della compliance, contrasto all’evasione. Sono i tre obiettivi evidenziati nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per il triennio 2024-2026, firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti il 28 dicembre scorso. Il testo fornisce le linee di indirizzo della politica fiscale e della gestione tributaria.

Per quanto concerne gli obiettivi della gestione tributaria, “per attuare le linee di indirizzo e la strategia, l’Amministrazione finanziaria assicurerà un ottimale svolgimento delle sue funzioni istituzionali e la realizzazione degli obiettivi previsti” anche nell’area strategica di intervento “legalita’ negli ambiti di competenza. Rilevano in particolare le azioni finalizzate a presidiare le esigenze di legalità negli ambiti di intervento dell’Amministrazione finanziaria, con particolare riguardo alle operazioni doganali, a quelle del settore delle accise, dei tabacchi, nonché al settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi. In particolare, saranno perseguiti i seguenti obiettivi: a) proteggere cittadini, imprese e territorio, controllando le merci in ingresso nell’Unione Europea e contrastando fenomeni criminali quali il contrabbando, la contraffazione dei prodotti, il riciclaggio di denaro di provenienza illecita e il traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alla normativa sanitaria vigente; b) elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro e responsabile, combattendo il gioco illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare attenzione alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori”, si legge nel testo pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “favorisce la crescita economica facilitando la circolazione delle merci negli scambi internazionali e adotta iniziative volte a contrastare l’evasione fiscale, le frodi e gli illeciti extratributari negli ambiti di competenza ad essa attribuiti dalle norme primarie. Inoltre, assicura un’azione di presidio nel settore dei giochi e dei tabacchi con una concomitante azione di contrasto al gioco illegale. Più nello specifico, essa fornirà il contributo di propria competenza ai fini del conseguimento degli obiettivi previsti nelle Aree Strategiche di Intervento delineate nel presente Atto e, in particolare, si impegna ad adottare le soluzioni tecniche ed organizzative finalizzate a realizzare gli obiettivi contenuti nelle Aree di intervento”. Con riferimento all’Area strategica della legalità, l’Agenzia si impegna a: “elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici, proteggendo i soggetti vulnerabili e combattendo il gioco illegale, nella prospettiva di efficientare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco patologico, aumentare il livello di sicurezza e le possibilità di controllo della rete del gioco pubblico e contrastare le frodi a danno dell’erario. Al perseguimento di tale obiettivo concorreranno attività di analisi finalizzate alla realizzazione di una riforma complessiva del gioco pubblico in modo da assicurare, a invarianza di gettito erariale, la riduzione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo, il rafforzamento – anche in cooperazione con le Forze dell’ordine e con le altre Amministrazioni competenti – del controllo sul divieto di gioco ai minori, il coinvolgimento del Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, nonché la conclusione delle procedure a evidenza pubblica per l’assegnazione delle nuove concessioni per la raccolta dei giochi, tenuto conto dell’esigenza di una distribuzione territoriale omogenea dei locali di raccolta legale”.

La Guardia di finanza orienterà la propria azione sui fenomeni di illegalità economicofinanziaria maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. In particolare, il Corpo “quale naturale interlocutore della Procura europea, rivolgerà la propria azione a tutela degli interessi finanziari unionali contrastando le grandi frodi all’IVA, il contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri e di prodotti petroliferi, le altre frodi nel settore doganale e i traffici illeciti internazionali. In tali ambiti e nei settori delle accise e del gioco pubblico, rafforzerà le sinergie con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Inoltre, quale parte integrante dell’Amministrazione doganale italiana, amplierà e valorizzerà ulteriormente il patrimonio informativo a disposizione, in funzione dell’elaborazione di analisi di rischio volte a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano, garantendo, al contempo, un efficace presidio contro i traffici illeciti transnazionali, anche attraverso controlli sulla circolazione delle merci, dei prodotti sottoposti ad accisa e degli oli lubrificanti, comparti, questi ultimi, in cui rivolgerà una particolare attenzione alle infiltrazioni della criminalità economica ed organizzata. Inoltre, in qualità di autorità nazionale competente per i controlli doganali sul commercio internazionale della fauna e della flora minacciate di estinzione, intensificherà i rapporti di collaborazione con i competenti Organi collaterali esteri, con le Agenzie preposte alla cooperazione e con le Amministrazioni responsabili dell’attuazione della specifica disciplina. In materia di gioco pubblico, oltre alla verifica del corretto adempimento delle prescrizioni di carattere fiscale, garantirà un costante presidio anche ai fini antiriciclaggio, al fine di scongiurare il reimpiego di proventi illeciti nel settore nonché il contrasto, anche in tale ambito, di ogni forma di infiltrazione della criminalità economica ed organizzata”. cdn/AGIMEG