Logico su stop pubblicità giochi: “Aprire tavolo di confronto per tutelare minori e gioco legale”

Logico esprime la propria perplessità in merito all’introduzione del divieto di ogni forma di pubblicità di giochi con vincite in denaro contenuta nel “Decreto Dignità”. “Pur condividendo totalmente la preoccupazione delle Istituzioni per i fenomeni di gioco problematico”, l’Associazione che riunisce le principali aziende operanti nel settore del gioco online “non ritiene che tale bando possa produrre effetti positivi in termini di tutela del giocatore né ridurre, e non certo azzerare, i rischi derivanti da una pratica non controllata del gioco stesso. Dal momento della sua regolamentazione, l’online gaming italiano è diventato un modello di intrattenimento sicuro, sostenuto da una struttura regolatoria senza pari in Europa. La crescita del numero dei giocatori sui canali digitali non è, infatti, dovuta ad un ‘boom’ di nuovi giocatori, ma è il risultato dello sforzo congiunto di operatori, Regolatore e Istituzioni per canalizzare la domanda di gioco – pre-esistente e svincolata dalla tipologia di gioco – verso il circuito legale che è severamente normato e controllato”. Per Logico “sostenere il gioco legale significa mettere in atto: competenze ed esperienze decennali nella lotta al gioco minorile, impegno contro le ludopatie, lavoro congiunto per architetture di protezione dei giocatori, rilievo istantaneo di eventuali comportamenti problematici e ostacolo a player non trasparenti e rischiosi”.
Sul tema della pubblicità, si evidenzia come “la pubblicità, regolamentata e riservata esclusivamente a operatori titolari di concessione, è indubbiamente un veicolo di comunicazione commerciale ma, ed è questo il punto fondamentale, contribuisce in modo determinante a segnare un varco profondo fra legalità e illegalità. Ad avviso di LOGiCO sarebbe opportuno normare ulteriormente, senza cancellare, questa modalità di comunicazione, con l’introduzione un ente preposto al controllo e alla verifica obbligatoria delle pubblicità veicolate”. In assenza di pubblicità, “la domanda di gioco verrebbe rivolta a operatori illegali aggravando le conseguenze negative sul piano sociale ed economico del gioco – in particolare di quello patologico – in quanto il giocatore si troverebbe ad essere meno garantito e tutelato, incorrendo in un maggiore rischio di frode. In tale contesto, rifiorirebbero infatti piattaforme che non pongono vincoli alla registrazione (col rischio di aprire le porte al gioco minorile), non tracciano i fondi (con seri rischi a livello di antiriciclaggio), operano con software truccati e non tutelano in alcun modo i giocatori. Risulterebbe inoltre difficile monitorare in modo attendibile la diffusione stessa del gioco, vanificando così le efficaci politiche di contrasto alla ludopatia. Gli operatori che negli anni hanno investito con l’acquisto di una licenza vedrebbero inoltre venir meno un elemento fondamentale per distinguerli da operatori fuori norma e decidere, quindi, di uscire completamente dal mercato”.
Per scongiurare tale scenario negativo per il Paese, LOGiCO propone “l’apertura di un tavolo di lavoro congiungo con Regolatore e Istituzioni, per discutere e adottare quanto prima misure e norme ancora più efficaci per tutelare libertà, salute e qualità della vita degli italiani. Solo da uno sforzo condiviso con gli operatori che da lungo tempo operano nell’online gaming è possibile raggiungere risultati efficaci e rapidi in termini di gioco responsabile e sicuro”. lp/AGIMEG