Online, Marasco (Pres. Logico): “Senza pubblicità si favorisce il mercato illegale”. Beltrami (Vice Pres. Logico): “Obiettivo politicamente sbagliato”

dal nostro inviato a Milano – E’ stato presentato oggi alla stampa il nuovo spot, prodotto da Logico l’associazione che riunisce i più importanti operatori di gioco online, dedicato al gioco sicuro e responsabile. Si tratta del primo spot di “comparto”, non dedicato alla parte commerciale ma a quella istituzionale del gioco. Nello spot viene evidenziata l’importanza di rivolgersi agli operatori legali, la sicurezza sia in tema di tutela dei minori sia per quanto concerne la gestione delle autolimitazioni ed autoesclusioni, che solo il segmento dell’online può offrire. Inoltre viene ribadito che il “gioco è bello finchè è gioco”. Nel corso dell’incontro Moreno Marasco, presidente di Logico, ha presentato anche i numeri del settore dell’online che vale (anno 2017) 1,4 miliardi di euro, con 318 milioni che finiscono nelle casse dell’Erario. Sono stati 2,2 milioni gli italiani che hanno giocato online nell’ultimo anno, dei quali il 50% in modo saltuario. Marasco ha anche illustrato i rischi dell’abolizione totale della pubblicità, ipotesi più volte ventilata in questi giorni da vari esponenti del Governo. “Senza pubblicità non c’è differenziazione con gli illegali, con tutti i rischi che ciò comporta per i giocatori. Si è fatta inoltre da poco una gara per le nuove concessioni online, con importanti incassi per lo Stato, ma ai nuovi operatori entrati nel nostro mercato verrebbe impedito di presentare la loro offerta di gioco. Come dire ti vendo un negozio ma poi ti obbligo a mettere una tenda davanti per coprirlo. L’abolizione della pubblicità potrebbe anche portare – ha sottolineato Marasco – importanti operatori internazionali a delocalizzare le strutture con un evidente impatto anche sulla forza lavoro”. E’ intervenuta anche Barbara Beltrami, vice presidente di Logico, che ha evidenziato come: “il segmento dell’online vale il 7% dell’interno del mercato del gioco in Italia. Pensare ad un massacro di un settore comunque piccolo rispetto al volume generale di gioco è sbagliato a livello concettuale, ma anche in pratica darebbe il via ad una stagione di recrudescenza dell’illegale con forti impatti sia in termini di costi sociali sia di sicurezza. Inoltre non c’è settore del gioco più controllato dell’online che quindi è l’obiettivo sbagliato su cui porre l’attenzione politica”. es/AGIMEG