Legge gioco Trento, Cia (FdI): “Obiettivo è ghettizzare i giocatori, creando case da gioco nelle periferie senza controlli”

“Fa sorridere il moralismo “a giorni alterni” di Paolo Zanella, Consigliere di sinistra e anche un pò più in là. Quando si parla di liberalizzazione delle droghe leggere è a favore mentre per il gioco chiede che siano chiuse le sale gioco che esercitano legalmente la propria attività grazie a legittima concessione dello Stato. Qual è la logica?

Certamente il gioco può degenerare in ludopatia, ma le droghe possono creare dipendenze ben più pericolose, con le spese elevatissime che tuttora già gravano sul sistema sanitario per curare chi è caduto nella tossicodipendenza. L’incoerenza di Zanella si manifesta anche quando dice: “non vogliamo proibire il gioco, solo portarlo lontano dai luoghi sensibili”. Pura demagogia.

Concretamente, in una città come Trento con numerose Chiese e luoghi sensibili in centro, l’obiettivo di Zanella è semplicemente quello di spostare il gioco fuori dal centro, dove c’è il salotto buono che a lui tanto piace, e lasciarlo alle periferie, dove i problemi sociali sono molto più gravi e la possibilità di cadere nell’abisso della ludopatia molto superiori. L’obiettivo di Zanella è quello di ghettizzare i giocatori, creando case da gioco nelle periferie senza controlli, dove magari si può consumare alcol fino a tarda notte e dove magari girano senza problemi strozzini pronti a prestare soldi a chi gioca”.

Sono le parole di Claudio Cia (FdI), Consigliere provinciale della Provincia autonoma di Trento. cdn/AGIMEG