Legge sul gioco Calabria: UDC, FdI, Coraggio Italia, Forza Italia e Forza Azzurri ritirano firma. “Opportuno lasciare in vigore testo originario”

In Calabria cinque capigruppo hanno ritirato la firma alla proposta di legge sulla ludopatia. Secondo la nuova proposta le fasce orarie consentite per l’esercizio del gioco tramite gli apparecchi dovranno essere stabilite da un’ordinanza sindacale. Viene eliminata anche la distinzione tra esercizi commerciali e sale per le distanze dai luoghi sensibili ed il distanziometro fissato a 300 metri dai luoghi sensibili.

“La modifica alla proposta di Legge regionale sulla Ludopatia nasce dalla necessità di fornire alla Calabria e ai calabresi un nuovo quadro normativo che aggiornasse, di fatto, la Legge del 2018 che in questi anni si era concretamente deregolamentata. Tutto questo puntando, ovviamente, ad un imprescindibile obiettivo: creare una misura normativa massimamente condivisa. Abbiamo verificato con grande spirito di collaborazione che le modifiche proposte dalla maggioranza alla Legge regionale 9/2018 non hanno attecchito nell’humus sociale e politico calabrese e di molte motivazioni espresse, come quella della Conferenza episcopale calabra, ne condividiamo anche timori e perplessità. Pertanto abbiamo deciso di ritirare le nostre firme alla proposta di modifica del quadro normativo”. È quanto hanno affermato i capigruppo Giuseppe Graziano (Udc), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia), Giacomo Pietro Crinò (Forza Azzurri), Giovanni Arruzzolo (Forza Italia).

“Riteniamo opportuno lasciare in vigore il testo originario delle due norme in modo da intraprendere un serio e particolareggiato approfondimento sull’argomento, magari coinvolgendo in maniera più incisiva tutti gli attori coinvolti”, hanno aggiunto.

Si rimetteranno comunque “alle decisioni che scaturiranno dalla riunione di maggioranza convocata dal presidente Filippo Mancuso“. cdn/AGIMEG