“Speciale Agimeg – un anno di riaperture”, Ughi (Agisco): “Lockdown ha cambiato le abitudini di gioco. Per sostenere il settore scommesse si dovrebbe puntare anche sugli eSports”

“Nel corso di questi 12 mesi c’è stato un recupero graduale limitato anche da alcune ‘barriere’ all’ingresso come la mascherina e il Green pass. Ora si può dire che l’attività è avviata verso la normalità. Ovviamente la chiusura ha comportato perdite di alcuni clienti, ad esempio i giovani si sono rivolti maggiormente all’online”. E’ il commento di Maurizio Ughi ad Agimeg in merito all’andamento del mercato delle scommesse ad un anno esatto dalle prime riaperture delle attività di gioco in alcune regioni italiane.

“I volumi di gioco sono quasi ritornati ai livelli del 2019, anche se è evidente che il lockdown ha cambiato le abitudini di gioco degli appassionati a tutto vantaggio del gioco online. Il punto fisico, però, resta un luogo di ritrovo. Ciò è ampiamente dimostrato dall’afflusso di clienti che c’è stato per l’ultima giornata di Serie A in cui l’Inter e il Milan si giocavano lo scudetto.

Il punto scommesse in queste occasione diventa quasi un negozio a tema dove si parla di sport e si crea socialità. Adesso, con l’assenza delle competizioni calcistiche che la fanno da padrone nel mondo delle scommesse italiano, il prodotto è meno appetibile ed è qui che i punti vendita devono rinnovarsi come accade nell’online. Una occasione potrebbe essere quella di inserire nei palinsesti le scommesse sugli eSports”. ac/AGIMEG