Haijer (segr. gen. EGBA): “Importante mantenere comunicazione costante tra gli Stati per garantire sicurezza e limitare gioco patologico”

Prosegue la “Settimana europea del gioco più sicuro 2022”, organizzata dalla European Gaming and Betting Association (EGBA). Il webinar odierno, promosso insieme all’Irish Bookmakers Association (IBA) e intitolato “Gioco d’azzardo più sicuro in Irlanda: prospettive attuali e future”, ha fatto luce proprio sulle iniziative attualmente in atto per promuovere il gioco più sicuro in Irlanda (ma non solo) e le sfide e le opportunità per le future normative.

A fare gli onori di casa proprio Sharon Byrne (foto), presidentessa della IBA: “Abbiamo fatto molti progressi negli ultimi mesi, il nostro governo ha iniziato un processo per la creazione di una legge che regolamenti il mercato del gioco e delle scommesse. Da anni stiamo già organizzando campagne di sensibilizzazione e ora passeremo ai fatti concreti con nuovi regolamenti per la tutela dei giocatori. Abbiamo anche avviato programmi di supporto per le persone affette da problemi di dipendenza da gioco”.

Problema condiviso anche da Maarten Haijer (foto), segretario generale della EGBA: “La grande sfida al momento è quella di emanare nuovi regolamenti per i giocatori sia online sia fisici. Abbiamo una grande opportunità per regolamentare il mercato e non solo in Irlanda ma in tutte le giurisdizioni. Dobbiamo cercare di arrivare a tutte quelle persone che manifestano problemi e aiutarle”.

Haijer si focalizza poi sul problema a livello globale, lanciando un appello a tutti i paesi europei: “E’ importante mantenere una comunicazione costante tra gli stati per capire come meglio muoverci, sembra scontato ma troppo spesso questo è mancato. I vari paesi e le varie giurisdizioni devono cooperare per il bene di tutti e soprattutto dei giocatori, imparando l’una dall’altra e acquisendo l’una le esperienze dell’altra”.

Secondo il segretario generale della European Gaming and Betting Association: “I legislatori e l’industria devono utilizzare i numerosi dati che hanno a disposizione per lavorare al meglio sulla sicurezza e sui problemi del gioco, dobbiamo servirci di questi dati per aiutare i giocatori e prevenire i loro problemi”.

Pam Bergin, Chief Executive del Gambling Awareness Trust, ha poi posto l’accento sull’educazione al gioco: “L’industria richiede leggi e regolamenti in fretta e questo per fortuna sta avvenendo. Allo stesso tempo ci stiamo muovendo su diversi canali per educare al gioco sicuro sin dalla giovane età, attraverso iniziative anche sui social, nelle scuole e in campagne pubblicitarie. Sul sito Gambling Care si possono anche segnalare possibili casi di persone in pericolo, amici o parenti: in Irlanda abbiamo circa 55.000 persone affette da patologie da gioco”.

 

Infine, le soluzioni del professor Kim Mouridsen, fondatore di Mindway AI: “Grazie all’analisi di dati e statistiche siamo in grado di prevenire i problemi legati al gioco, in base ai dati dei clienti e dei giocatori possiamo capire in anticipo se ci sono potenziali pericoli. Grazie a sistemi di intelligenza artificiale, capiamo i comportamenti sospetti, ad esempio l’eccessivo tempo trascorso su siti di scommesse o una elevata spesa di denaro del singolo cliente. A quel punto possiamo segnalare ai nostri partner, che comprendono anche strutture mediche, eventuali criticità. Queste tecnologie ci consentono di analizzare milioni di utenti in poco tempo”. lb/AGIMEG