Internet è ormai parte integrante della vita quotidiana dei cittadini europei. Infatti, nel 2021 l’80% delle persone in Europa hanno usato questo strumento almeno una volta al giorno. Negli ultimi anni però sembrano anche aumentati i rischi che gli utenti riscontrano durante la navigazione e per questo l’European Gaming & Betting Association ha promosso un webinar dal titolo ‘Protezione dei consumatori online: come rendere internet più sicuro’.
Ad aprire il dibattito è stata Virginia Da Silva, membro del dipartimento di Giustizia e tutela dei consumatori, che ha posto l’attenzione sul lavoro svolto dalla Commissione Europea per migliorare la sicurezza su internet.
“Il mio dipartimento è a capo della tutela dei consumatori e lavoriamo a stretto contatto con due organizzazioni che ci aiutano a proteggere gli utenti da possibili frodi e siamo concentrati in special modo sui consumatori più vulnerabili. Molte delle nostre attività – prosegue Da Silva – sono destinate anche alla nuova generazioni e in particolar modo sugli acquisti che possono essere effettuati nei giochi online, dove molto spesso ci sono delle pubblicità scorrette e il parental control è facilmente aggirabile. I giochi online hanno visto una rapida crescita grazie alle loot-boxes che hanno creato numerose preoccupazioni anche a livello del Parlamento europeo. A tal proposito, abbiamo inviato una lettera ai produttori di giochi ricordando gli standard che devono essere rispettati. Per la Commissione, internet è un grande strumento con cui è possibile giocare, comunicare ed esprimere sé stessi, ma ciò deve essere fatto nella maniera più sicura possibile e lavoriamo per renderlo tale anche attraverso una maggiore conoscenza del mezzo. Uno degli strumenti che utilizziamo è ‘Better Internet for Kids’ su cui abbiamo investito 1,5 milioni di euro nel 2022”.
Poi ha preso la parola l’Associate Director di KPMG, Elaine McCormack, che ha presentato uno studio svolto dalla società di consulenza che ha comparato i siti di gioco online con quelli di altri servizi.
“L’intenzione dello studio è vedere il livello di protezione dei consumatori da parte dei siti di gioco online, anche in comparazione con altri settori produttivi. Le 5 principali direttrici sono state: conoscenza del consumatore, pubblicità, protezione dei dati, antiriciclaggio e la sicurezza degli utenti. Dalle nostre analisi – sostiene McCormack – è emerso che i siti dei membri dell’EGBA sono molto semplici da utilizzare e ci sono molte informazioni facilmente accessibili e solo uno di essi non fornisce sufficienti informazioni sulla pubblicità e l’antiriciclaggio ai propri clienti. In comparazione con siti di altri settori come i servizi finanziari, vendita di alcol ed eSports è evidente che l’attenzione da parte dell’industria del gioco su questi criteri è molto più alta”.
Dario La Nasa, Senior Public Policy Manager di Twitter, ha affermato: “Internet è rivoluzionario ed è il modo in cui le persone riescono a comunicare e a esprimere sé stessi. Però ci sono anche dei rischi che non possono non preoccuparci specialmente nel periodo di crisi che stiamo vivendo. Internet è uno dei mezzi della nostra libertà e vediamo che i governi autoritari aumentano la difficoltà di accedere ad internet proprio per evitare che alcune informazioni arrivino alla popolazione”.
Infine, Vasiliki Panousi, responsabile degli Affari Europei dell’EGBA, ha detto: “Le maggiori minacce per i consumatori sono due: l’ampia dimensione del mercato nero, ovvero operatori privi di licenza che offrono gioco e per prevenire questo fenomeno e aiutare i giocatori è molto importante il ruolo della pubblicità per far capire loro che si trovano su un sito di gioco sicuro e autorizzato. La seconda minaccia è la frammentazione legislativa del settore del gioco in Unione Europea e questo significa che i giocatori non sono tutelati allo stesso modo nel territorio”. ac/AGIMEG