Catania (Kindred): “Utilizzare dati e tecnologia per rendere il gioco online più sicuro”

Si è svolto ieri il webinar ‘Monitoring customer behaviour: Harnessing data and technology to support safer online gambling’ (Monitoraggio del comportamento dei clienti: sfruttare i dati e la tecnologia per supportare il gioco online più sicuro), organizzato nell’ambito della European Safer Gambling Week 2022.

Un momento di presentazione e dibattito importante per il settore del gioco online. La generazione e lo studio dei dati sui clienti consente infatti agli operatori di monitorare il comportamento dei clienti stessi in tempo reale, e di identificare quindi potenziali indicatori di rischio. Questo monitoraggio continuo degli indicatori di rischio fornisce a sua volta informazioni preziose che gli operatori possono utilizzare per personalizzare e ottimizzare le comunicazioni con i clienti a sostegno di un gioco d’azzardo più sicuro.

I lavori del panel sono stati coordinati e diretti da Maris Catania, Head of Responsible Gaming and Research di Kindred Group. Durante la presentazione, la stessa Catania ha evidenziato gli studi svolti in questo periodo con i dati ricevuti da Unibet.

“E’ necessario mettere il cliente al centro delle nostre attività e concentrarci sui suoi bisogni e le sue necessità, prevenendo i pericoli a cui può andare incontro – dichiara Catania nel suo speech introduttivo – Questo avviene attraverso un processo di studio e analisi del comportamento dello scommettitore, studio che deve essere fatto anche a priori per essere più efficienti e intervenire per tempo prevenendo eventuali problematiche. Possiamo riconoscere campanelli d’allarme e intervenire su quelli”.

 

 

“Come Kindred, servendoci dei dati raccolti, abbiamo notato che sono emersi quattro profili differenti di scommettitori. Il 65,78% delle persone intervistate non evidenzia problemi legati al gioco d’azzardo, mentre lo 0,31% è da considerarsi vulnerabile dal punto di vista finanziario – prosegue la responsabile di Kindred Group per la Ricerca e il Gioco Responsabile – Ancora, lo 0,92% è da considerarsi vulnerabile dal punto di vista emotivo“.

 

 

 

 

 

“Gli studi proseguiranno anche nei prossimi anni per avere una visione più completa nel tempo, inquadrando le categorie e le fasce a rischio con dati sempre più specifici. Inizieranno poi analisi accurate sul comportamento degli utenti, utilizzando sia la parte umana nei rapporti con le persone, sia la parte analitica che i dati potranno indicare per riconoscere i potenziali clienti con problemi“, conclude Maris Catania.

 

 

Nel corso del dibattito è emersa infine quella che potrebbe essere l’evoluzione futura dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia per i grandi gestori che per le piccole agenzie. In entrambi i casi sia la presenza tecnologica che quella dell’osservatore “umano” consentiranno di percepire e capire il disagio delle persone ludopatiche. mc/AGIMEG