Ha preso il via la seconda giornata del convengo “Sfide e opportunità degli Esports in Italia”, in programma presso il Parlamento. Il secondo giorno di lavori è dedicato a “Aspetti economici e sociali del gaming in Italia: Rendere sostenibile e inclusiva la crescita del fenomeno”. L’evento, che per la prima volta vede approdare gli Esports all’interno del Parlamento italiano, è organizzato dall’Osservatorio Italiano Esports.
E’ intervenuto l’avvocato Stefano Sbordoni, esperto del settore: ““Esiste un nesso fortissimo tra sport ed eSports, ma non sono la stessa cosa. Mi permetto di dire anche che non vi è alcuna comunanza tra eSports e gioco pubblico, ma è solo il tentativo di ricondurre realtà nuove come il movimento esportivo a ciò che già esiste da parte del legislatore”, le sue parole.
“Spesso ci si rifugia, in modo superficiale, in ciò che già si conosce per normare nuove realtà. Questo avviene anche perché c’è un’assenza di regole per questo settore, che permette che possa avvenire questa mistificazione”.
“Le manifestazioni a premio, anche per quanto riguarda il settore degli eSports, sono regolati dal DPR 430/2001. È una norma datata e poco attinente a questo mondo perché vi rientra di tutto: dalla raccolta punti ai concorsi che si vedono in TV. Il Parlamento ha dato attenzione al settore con alcune proposte di legge che presentano spunti interessanti, ma anche una rigidità che non vorremmo”, ha aggiunto Sbordoni. ac/AGIMEG