Endrizzi (M5S): “La forte espansione del gioco ha attirato interesse della criminalità che si è infiltrata nelle reti legali”

“Premessa. Sulla gestione del gioco d’azzardo lo Stato ha inteso assumere la riserva esclusiva, erogando una offerta pubblica attraverso le concessioni. Lo scopo dichiarato era minimizzarne le conseguenze sociali e contrastare i fenomeni criminali connessi.
Eppure ad esso da tempo si associa una crescente attività mafiosa, che, nelle ultime tre legislature è divenuta oggetto di inchiesta per le Commissioni Antimafia. Il paradosso è emerso: da un lato il controllo statale sull’offerta di gioco d’azzardo, offrirebbe maggiori garanzie per i cittadini, rispetto ad un libero mercato. Dall’altro, negli ultimi lustri la forte espansione e l’impressionante volume raggiunto dalle attività legali (oltre 110 miliardi di giocate), hanno determinato seri problemi sociali, dall’impoverimento delle famiglie alla dipendenza, ai problemi educativi, ed ha attirato l’interesse della criminalità che in vario modo ha infiltrato le reti in concessione: l’offerta pubblica, in alcuni contesti in particolare, è stata sfruttata dalla criminalità per aumentare i profitti illeciti, grazie ai notevoli introiti che consente e alle opportunità di riciclaggio di denaro. Nell’ultimo ventennio le stime sui profitti mafiosi sono pressochè raddoppiate arrivando a 20 miliardi (stime DNA)”. E’ quanto ha affermato il senatore Giovanni Endrizzi (M5S) riguardo l’approvazione della Relazione della Commissione Antimafia.
“Particolarmente esposto è il settore del gioco online, in rapida crescita, che involve a sua volta altre questioni. Ad esempio il gioco d’azzardo minorile: i ragazzi riescono a bypassare i filtri di accesso alle piattaforme e ai casinò online. Inoltre la tumultuosa evoluzione di questo settore ha comportato un vantaggio per le mafie, lasciando per lungo tempo “territori di nessuno” a loro disposizione. Proprio questo comparto vede, per altro, una tassazione molto inferiore, al punto che, lo spostamento dei consumi verso l’online ha determinato una contrazione delle entrate erariali: nel 2020 si è registrata una riduzione pari al 36,27% ovvero circa 3 miliardi in meno, (fonti ADM), in parte per la riduzione generale della raccolta per le chiusure anti Covid, in parte -appunto- per lo spostamento di una quota di mercato nel settore a minor tassazione. Il lavoro del IV Comitato su mafie e gioco d’azzardo”, ha aggiunto.
“Dall’attività svolta dal IV Comitato che ho avuto l’onore di coordinare, emerge uno spaccato del mercato del gioco d’azzardo, analizzato in profondità: sono stati acquisiti e archiviati oltre 80 documenti, con una raccolta di atti giudiziari e dati processuali su tutte le principali inchieste, almeno dell’ultimo quinquennio. Si sono svolte 12 audizioni in sede di Comitato, 14 audizioni in sede plenaria: in particolare sono stati sentiti i Comandanti Generali delle Forze dell’Ordine ed i nuclei speciali competenti, la Direzione Investigativa Antimafia, Magistrati inquirenti, Procuratori Nazionali Antimafia e procuratori distrettuali; Autorità di controllo come ADM, l’Unità di Informazione finanziaria della Banca d’Italia, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Sono stati raccolti anche contributi delle Associazioni di categoria, segno della consapevolezza che gli stessi soggetti economici della filiera distributiva sono i primi interessati a riconoscere e contrastare questo fenomeno e Associazioni del Terzo settore attive nel contrasto alle mafie e ai danni da azzardo.
L’attività del Comitato ha dunque aperto una focus sulle strutture organizzative delle mafie, le strategie di penetrazione, come si realizza la sinergia tra raccolta fisica e quella online, come le mafie abbiano superato il gap nel know how tecnologico; si sono analizzate le modalità investigative e gli elementi da potenziare; si è tracciato un quadro della normativa di riferimento; si sono sviluppate analisi statistiche per evidenziare potenziali anomalie; e, ancora, elaborato un focus sul gioco d’azzardo minorile, nonché acquisito il punto di vista delle Associazioni della società civile. Non appena la relazione sarà resa pubblica sarà possibile entrare nel dettaglio di un lavoro complesso ed esteso”, ha detto.
“Le attività hanno avuto il prezioso supporto di tutto il personale della Commissione, del Consigliere Parlamentare dott. Daniele Piccione, dei Consulenti a tempo pieno o parziale nominati, ai quali va un sentito ringraziamento. In ordine alle specifiche competenze, per la stesura della relazione conclusiva, la Commissione si è avvalsa in particolare della collaborazione del Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Amos Bolis, del dottor Maurizio Fiasco, della Prof.ssa Silvia Signorato, dell’avvocato Attilio Simeone, del Colonnello della Guardia di Finanza Tommaso Solazzo, del dottor Filippo Torrigiani dell’avvocato Ersilia Trotta e del signor Gianluca Zandini. A tutti va rivolto un sentito ringraziamento”, ha concluso. cdn/AGIMEG