“Abbiamo un anno da affrontare con realismo, prudenza e fiducia. Il Governo affronta la sfida della pandemia e delle sue varianti molto contagiose con un approccio diverso rispetto al passato. Vogliamo essere cauti, ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici e sociali negativi derivanti dalla pandemia. Occorre colpire il virus attraverso la vaccinazione e allo stesso tempo cercare di non chiudere tutto. Vogliamo che l’Italia resti aperta, le attività economiche devono andare avanti, ma in sicurezza”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi.
“Oggi quasi l’80% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione primario, il 40% ha fatto già la terza dose. Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono persone non vaccinate. Oggi grazie alla vaccinazione la situazione è diversa dal passato. Nel 2021 il numero di morti è stato alto, ma inferiore al 2020, nonostante le tante riaperture dello scorso anno. L’economia è cresciuta del 6%. Tuttavia la circolazione del virus mette sotto pressione i nostri ospedali”.
“La settimana scorsa – ha proseguito Draghi – abbiamo disciplinato lo smart working nella Pubblica amministrazione e nel privato con l’obbligo vaccinale agli over 50. Abbiamo infatti esteso l’obbligo 2G (green pass da vaccinazione o guarigione ndr) ai luoghi di lavoro per chi ha più di 50 anni. Lo abbiamo fatto sulla base dei dati, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre più rischi. Quando si introducono provvedimenti di questa portata, occorre arrivarci all’unanimità. Hanno molti risvolti etici, per questo avere unanimità è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. I colori delle regioni dipendono dai parametri che riguardano l’ospedalizzazione. Quanto più riduciamo la pressione dei non vaccinati sugli ospedali, tanto più siamo liberi. Abbiamo affrontato tante sfide difficili, le abbiamo superate grazie all’impegno di cittadini, parti sociali, governo e parlamento. Ci riusciremo anche questa volta“, ha concluso. cr/AGIMEG