Distanziometro, Consiglio di Stato accoglie ricorso contro una chiusura di una sala giochi a Prato: “Rischio di danno grave per l’attività, con ricadute anche occupazionali”

Il titolare di una sala giochi ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar della Toscana che aveva confermato la legittimità del provvedimento di chiusura dell’attività da parte del Comune di Prato a causa del mancato rispetto delle distanze minime da un luogo sensibile.

Il Collegio ha rilevato che “la questione relativa alla allegata necessità che l’ordine di chiusura intimato dal Comune debba essere preceduto, quale presupposto di legittimità, da un provvedimento in autotutela sulla autorizzazione rilasciata dalla Questura anche sulla base del contributo istruttorio reso dal Comune in punto di rispetto delle distanze dai luoghi c.d. sensibili, richiede di essere approfondita da parte del T.a.r. nella fase di merito del giudizio di primo grado”.

Secondo il Consiglio di Stato, “sussiste il pericolo di un danno grave alla appellante, atteso che dalla adozione del provvedimento impugnato discende la impossibilità di proseguire l’attività economica, con ricadute anche di carattere occupazionale”.

Per questi motivi il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere l’istanza cautelare del ricorrente, difeso dagli avvocati Cino Benelli e Matilde Tariciotti, e di conseguenza riforma l’ordinanza impugnata. ac/AGIMEG