Eurispes, Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio: le conclusioni dell’Osservatorio dell’Eurispes

dai nostri inviati – Le conclusioni dell‘Eurispes al termine della nuova ricerca dell’Eurispes “Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio”, realizzata attraverso le attività del suo Osservatorio su Giochi, Legalità e Patologie, diretto da Chiara Sambaldi e Andrea Strata. “Nel presentare la ricerca sulla Regione Lazio, l’Osservatorio dell’Eurispes, supportato dagli elementi che anche essa ha prodotto, conferma che:

– gli strumenti cardine delle legislazioni regionali (distanziometro e compressione degli orari di offerta del gioco pubblico) laddove applicati – nel caso del Lazio al momento relativamente agli orari ‒ non modificano sostanzialmente i complessivi volumi di gioco, in quanto danno vita ad una trasmigrazione tra le diverse tipologie dell’offerta, a vantaggio soprattutto dell’online;

– il distanziometro sconta una sostanziale inapplicabilità, in quanto rispetto alla distribuzione territoriale ad oggi in essere, esso comporta (o comporterebbe) la quasi totale espulsione dell’offerta legale, con percentuali residue di insediabilità comprese tra il 5% e lo 0,7%, come attestato da mappature e studi tecnici che l’Istituto ha realizzato;

– l’offerta socio-sanitaria dei Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche delle Asl risulta assolutamente insufficiente sia per ciò che concerne i target di giocatori patologici raggiunti e presi in carico, sia per la genericità e aspecificità dei protocolli utilizzati, che risentono delle più tradizionali competenze dei SerT (droghe, alcol);

– la compressione dell’offerta pubblica di gioco sfocia in una intensificazione dell’intervento della delinquenza comune e della criminalità organizzata a conferma che l’area del gioco si presta con grande facilità a scorribande dell’illegalità”. cdn/AGIMEG