Spagna: approvato dalla Commissione Ue progetto di regio decreto su comunicazioni commerciali delle attività di gioco e gioco responsabile

E’ stato approvato dalla Commissione Europea, al termine del regolare periodo di stand still, il progetto di regio decreto concernente le comunicazioni commerciali delle attività di gioco e il gioco responsabile presentato dalla Spagna lo scorso dicembre. L’obiettivo principale del presente regio decreto, fatto salvo il quadro giuridico e di autoregolamentazione già esistente, è l’attuazione regolamentare degli articoli 7 e 8 della legge 13/2011, del 27 maggio, che disciplina il gioco, integrando e aggiornando la regolamentazione del mercato del gioco a livello statale. Tale progetto di regio decreto consta di un preambolo, di trenta articoli raggruppati in quattro titoli, di quattro disposizioni aggiuntive, due disposizioni transitorie, una disposizione abrogativa e due disposizioni finali. Il titolo preliminare, “Disposizioni generali”, stabilisce l’oggetto del regio decreto, che consiste nell’attuazione di determinate disposizioni della legge 13/2011, del 27 maggio, che disciplina il gioco, relative alle comunicazioni commerciali e alle politiche di gioco responsabile e di tutela dei consumatori. Inoltre, ne precisa l’ambito di applicazione soggettivo e oggettivo, includendo in quest’ultimo tutte le attività di gioco sviluppate a livello statale. Da ultimo, si includono diverse definizioni e si prevede un ambito di collaborazione e coordinamento istituzionale tra l’autorità preposta alla regolamentazione del gioco e altri organi e organismi pubblici pertinenti. Il titolo I, denominato “Le comunicazioni commerciali delle attività di gioco”, parte dalla disposizione di attuazione regolamentare dell’attività pubblicitaria e comprende i vari aspetti relativi alla pubblicità, al patrocinio, alla promozione o a qualunque altra forma di comunicazione commerciale delle attività di gioco. Il titolo II, denominato “Politiche di gioco responsabile e protezione degli utenti”, è dedicato all’attuazione regolamentare delle disposizioni enunciate all’articolo 8 della legge 13/2011, del 27 maggio. A titolo integrativo rispetto alle misure già esistenti, sono stati inclusi alcuni meccanismi d’azione concreti in tale ambito. Oltre a una disposizione generale sulla responsabilità sociale delle imprese, sono stati introdotti obblighi e misure d’azione che devono essere attuati dagli operatori di gioco al fine di prevenire, identificare ed eventualmente attenuare fenomeni patologici o altri rischi o problemi associati al gioco; inoltre, sono state rafforzate le facoltà normative e di controllo dell’organismo statale competente in tale materia e sono state previste formule di collaborazione degli operatori con l’amministrazione. Il titolo III fa riferimento al regime di supervisione, ispezione e controllo. In esso, da un lato, si attuano le disposizioni della legge 13/2011, del 27 maggio, su i requisiti di cessazione o di informazione e i rapporti con le altre autorità di supervisione del settore in tale sede. Dall’altro, si cristallizza il ruolo degli organi incaricati della supervisione regolamentare nel regime di sanzioni derivato dalla normativa concernente il gioco e gli audiovisivi. Si articolano meccanismi di collegamento al regime di sanzioni dei sistemi di coregolamentazione riconosciuti, al fine di rafforzare l’utilità e l’efficacia di questi ultimi; inoltre, si definisce in particolare il dovere di diligenza degli operatori di gioco in relazione all’attività delle imprese da essi utilizzate quali associati. Questo regio decreto nasce da un lato con il fine di tutelare gli interessi pubblici riferibili alle attività di gioco, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei minori e di altri gruppi vulnerabili, la prevenzione della ludopatia e di altri rischi relativi al gioco nonché la tutela di consumatori e utenti, partecipanti e cittadini in generale. Dall’altro, per garantire una maggiore certezza del diritto agli operatori di gioco, stabilendo norme trasparenti e di uniforme applicazione nel settore, senza discriminazione ingiustificata degli agenti interessati. Inoltre, rafforzare e adeguare il monitoraggio, il controllo e il regime di sanzioni nelle materie oggetto della regolamentazione, integrando i meccanismi amministrativi con la promozione dell’autoregolamentazione e della coregolamentazione. cdn/AGIMEG