“Quello del gioco è un tema molto complesso che va affrontato con tutte le rappresentanze della società. Ci sono tantissimi temi trattati poco correttamente. Credo che i numeri debbano essere messi a disposizione di tutti il prima possibile”. E’ quanto dichiarato da Emmanuele Cangianelli, presidente di EGP-Fipe, durante il convegno “Gioco legale: serve una riforma”, che si sta tenendo alla Camera.
“Come imprese – ha continuato – abbiamo il vantaggio di avere una rete che raccoglie i dati e possiamo avere una visione più nitida. L’esplosione del gioco online, che rappresenta circa un terzo del mercato, è legato a delle transazioni di ricarica nei punti vendita. Ciò viene contabilizzato come online, ma propriamente non lo è.
Tutto ciò suscita anche delle perplessità in merito a strumenti come il distanziometro. Ormai basta un tablet o uno smartphone per giocare a qualsiasi slot. Le imprese del settore hanno bisogno di certezze. Da tanti anni non ce ne sono. Questa evoluzione tecnologica va regolamentata e lo stato ha il compito di farlo. Le imprese vogliono fare investimenti sulla formazione interna, per il personale che è a contatto con il pubblico proprio per capire più facilmente quando si trovano davanti a persone che si approcciano al gioco con delle problematicità.
Da ultimo – ha concluso Cangianelli – c’è il sistema di autoesclusione: in Italia ci sono 155.000 autoesclusi, ma ciò vale solo per il gioco online. Credo che si possa estendere anche al fisico con buoni risultati. Come imprese di Fipe siamo interessati ad ogni scambio di informazioni e dati ma è necessario un confronto serio”. ac/AGIMEG