Camera, Tasso (Misto-Maie): “Circa 90 mila imprese piegate dalla crisi, il 41% sono quelle ricettive, di ristorazione, attività sportive e intrattenimento”

“Da diverse fonti autorevoli si contano circa 90 mila imprese piegate dalla crisi che rischiano la chiusura a fine anno, e l’Istat avverte che tra esse vi è circa il 41 per cento delle micro -imprese, in particolare quelle ricettive, di ristorazione, attività sportive e intrattenimento: tradotto, si parla di circa 1 milione di posti di lavoro. Quindi, per concludere, le chiedo quali iniziative, oltre a quelle già adottate e che ho ascoltato poc’anzi, intenda attivare per le imprese e gli operatori del turismo, al fine di superare la crisi di un settore fondamentale per l’economia italiana e per rilanciarlo”. E’ quanto ha detto in Aula alla Camera Antonio Tasso (Misto-Maie). “L’impegno è, in un settore colpito dalla crisi, prolungare gli interventi di sostegno in generale al settore, quindi prolungando queste misure sia nel 2020, ammortizzatori sociali e misure finalizzate al settore turismo sui fondi dell’emergenza, utilizzando in questo caso i risparmi dalla copertura del bonus vacanze, che sono spendibili nel 2020; e poi nella legge di bilancio del 2021, con il fondo di emergenza di 4 miliardi che è stato previsto per i settori più colpiti: così dice l’indicazione del capitolo, utilizzare quelle risorse per allungare anche nel 2021 il sostegno agli interventi ai settori più colpiti dalla crisi, e quindi praticamente tutta la filiera del turismo, ma in particolare per sostenere con delle misure di ristoro quei settori per cui per ordinanza o per DPCM viene ordinata la chiusura. È chiaro che se tu fai chiudere i bar a una certa ora, e quindi diminuisci loro il fatturato, devi ristorare immediatamente, e non inventando misure nuove, ma prolungando o rifinanziando le misure precedenti per quei settori per cui o la crisi si prolunga, e quindi parlo di tutto il settore turismo, o con misure specifiche viene disposta la chiusura, tipo per esempio i congressi, com’è avvenuto con l’ultimo DPCM”, ha risposto il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. “Di certo bisogna preservare la priorità per la salute, per la vita, che va contemperata allo stesso tempo con la necessità di mantenere in vita la propria attività: bar, ristoranti, alberghi, B&B invocano attenzione per la loro situazione, di certo difficile alla pari di tante altre realtà economiche, lavorative e occupazionali. Personalmente con le segnalazioni ricevute dagli operatori commerciali del settore ho redatto, Ministro, delle riflessioni che non mancherò di inoltrare agli uffici ministeriali competenti. È un momento in cui davvero sono necessari l’apporto e la competenza di tutti: medici, scienziati e anche di esperti dei vari settori e categorie lavorative, che più di tutti possono offrire preziosi suggerimenti e proposte”, ha replicato Tasso. cdn/AGIMEG