ADM, contenziosi tributari: nel terzo trimestre 2023 il 61,61% di esiti favorevoli

Nel periodo luglio-settembre 2023, i ricorsi pervenuti complessivamente presso le Corti di giustizia tributaria (CGT) sono stati 30.836, dei quali 24.327 in primo grado e 6.509 in appello, in diminuzione rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo del 2022 (-22,53%, pari a -8.966 controversie). In particolare, si registra una diminuzione delle nuove controversie sia nel primo (-23,89%) che nel secondo grado di giudizio (-16,96%).

Il valore complessivo dei nuovi ricorsi, pari a 4,3 miliardi di euro, aumenta su base annua dell’8,97% in primo grado, e del 16,54% in appello.

Nello stesso periodo sono state definite complessivamente 34.985 controversie, delle quali 24.983 in primo grado e 10.002 in appello, con un aumento tendenziale delle decisioni depositate pari al 7,10% (+2.320 controversie) rispetto al corrispondente trimestre del 2022. Nello specifico si registra un aumento sia nel primo (+9,69%) che nel secondo grado di giudizio (+1,13%).

Presso le CGT di primo grado, nel terzo trimestre 2023 la percentuale di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata pari al 49,97% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo di 1.099,86 milioni di euro (che corrispondono al 54,77% del valore dei ricorsi definiti nel periodo); la percentuale di giudizi completamente favorevoli al Contribuente si è attestata al 29,99%, per un valore complessivo pari a 344,44 mln di euro (che corrispondono al 17,15% del valore dei ricorsi definiti nel periodo). La percentuale delle cause concluse con giudizi intermedi è dell’8,85%, per un valore complessivo di 226,00 mln di euro.

Nelle CGT di secondo grado, le cause concluse con giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore sono il 50,87% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo pari a 931,80 mln di euro (che corrispondono al 46,14% del valore degli appelli definiti nel periodo); la percentuale di giudizi completamente favorevoli al Contribuente è il 29,26%, per un valore complessivo pari a 441,75 mln di euro (che corrispondono al 21,87% del valore degli appelli definiti nel periodo). La percentuale delle cause concluse con giudizi intermedi è dell’8,17%, per un valore complessivo di 505,82 mln di euro.

Il 51,40% delle controversie definite in entrambi i gradi di giudizio registrano una compensazione delle spese di giudizio; il 30,67% delle stesse sono state poste a carico del contribuente, mentre il restante 17,93% è a carico dell’ufficio.

Le istanze di sospensione accolte nel primo grado di giudizio rappresentano il 29,65% delle istanze complessivamente decise e il loro valore, pari a 580,20 mln di euro, rappresenta il 49,15% del valore complessivo; le istanze di sospensione accolte nel secondo grado rappresentano il 18,28% delle istanze complessivamente decise e il relativo valore è pari a 20,66 mln di euro, che rappresenta il 10,25% del valore complessivo.

Le pendenze, al 30 settembre 2023 si attestano a 271.770 unità, in riduzione rispetto al 30 giugno 2023 (-4.149); anche, su base tendenziale, rispetto al 30 settembre 2022, le stesse registrano una riduzione, nello specifico dell’1,33% (-3.656).

Il 16,4% delle controversie trattate in udienza è stato discusso da remoto, in aumento rispetto al dato congiunturale del secondo trimestre 2023 (15,5%). Il confronto tendenziale con le rilevazioni nello stesso trimestre dell’anno precedente (20,2%) mostra una riduzione delle udienze a distanza, determinata dalla decisione delle parti e dei giudici tributari di preferire lo svolgimento delle udienze presso le sedi delle Corti di giustizia tributaria.

Il 92,4% delle sentenze e degli altri provvedimenti definitori depositati nel periodo è stato redatto digitalmente, e il tempo medio di deposito risulta pari a 59,6 giorni, nettamente inferiore rispetto al tempo medio dei provvedimenti depositati in formato cartaceo, pari a 135,8 giorni.

E’ quanto rende noto il Mef nel Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario del terzo trimestre 2023.

Il numero dei ricorsi presentati nel trimestre in esame risulta pari a 24.327, registrando una diminuzione del 23,89% (-7.637 ricorsi) rispetto all’analogo trimestre del 2022 e un marcato aumento del 50,20% (+8.131 ricorsi) rispetto al dato riscontrato nel secondo trimestre del 2021. Il 40,60% dei nuovi ricorsi riguarda atti impositivi emessi dall’AE-Riscossione, seguono con il 30,44% i ricorsi che coinvolgono gli Enti Territoriali e con il 28,70% i ricorsi avviati contro l’Agenzia delle Entrate. Il confronto con il terzo trimestre del 2022 mostra un forte decremento del nuovo contenzioso verso l’AE-Riscossione (-33,86%) e gli Enti Territoriali (-28,05%), meno marcata la riduzione registrata verso gli Altri Enti (-13,45%), l’Agenzia delle Entrate (- 12,63%) e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (-10,35%).

Nel trimestre in esame, il nuovo contenzioso di valore inferiore a 50.000 euro, soggetto all’istituto del reclamo/mediazione di cui al citato articolo 17-bis, è inferiore a quello registrato nel terzo trimestre del 2022 (-23,98%, pari a -6.437 ricorsi), ma superiore a quello del 2021 (+46,95%, pari a +6.519 ricorsi). La distribuzione delle nuove liti per Ente impositore evidenzia, rispetto al 2022, un calo del contenzioso verso tutti gli enti: AE-Riscossione (-29,02%, pari a -3.043 ricorsi), Enti Territoriali (-28,28%, pari a -2.243), Agenzia delle Entrate (-15,70%, pari a -776 ricorsi), Agenzia Dogane e Monopoli (-11,59%, pari a -27 ricorsi), Altri Enti (-10,71%, pari a -348 ricorsi).

I ricorsi definiti nel trimestre in esame, pari a 24.983 unità, risultano in aumento rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2022 (+9,69%, pari a +2.208 decisioni) e, in misura minore, anche rispetto al dato registrato nel terzo trimestre del 2021 (+4,02%, pari a +965 decisioni). (…) Gli Enti impositori che registrano la percentuale più alta di esiti completamente favorevoli risultano essere: • l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con il 61,61%, il cui valore economico (pari a 118,96 mln) costituisce il 77,22% del valore complessivo delle controversie definite in cui è parte lo stesso Ente; • l’AE-Riscossione con il 50,55%, il cui valore economico (pari a 382,51 mln) costituisce il 65,63% del valore complessivo delle controversie definite in cui è parte lo stesso Ente.

Gli appelli definiti nel trimestre, pari a 10.002, aumentano dell’1,13% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+112 decisioni), ma diminuiscono del 7,14% rispetto al medesimo periodo del 2021 (-769 decisioni). (…) Le maggiori percentuali di successo per gli Enti impositori si registrano negli appelli che vedono coinvolti: • l’Ag. Dogane e Monopoli con il 63,64%, il cui valore economico è di 14,77 mln di euro, pari al 41,28% del valore complessivo degli appelli riferiti allo stesso Ente; • l’AE-Riscossione con il 61,60%, il cui valore economico è di 130,67 mln di euro, pari al 61,09% del valore complessivo degli appelli riferiti allo stesso Ente.

cdn/AGIMEG