Nei giorni scorsi, sono proseguiti serrati i controlli dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio, durante i quali si è proceduto con accertamenti e verifiche a tappeto, presso locali, bar e sale giochi ove sono collocate le slot.
Gli interventi messi in campo hanno avuto lo scopo di riscontrare, tra l’altro, il rispetto delle disposizioni concernenti l’installazione di apparecchi da gioco e, in particolare, eventuali violazioni alle direttive di cui all’art. 8 della Legge Regionale 10 settembre 2019 n. 38 (in materia di norme sulla prevenzione e cura del gioco d’azzardo) e/o a quelle previste dai regolamenti comunali, che fissano le fasce orarie di interruzione quotidiana dell’uso di tali apparecchi.
In tale contesto, le Fiamme Gialle beriche hanno portato a termine diverse operazioni nei comuni di Vicenza, Santorso, Montecchio Maggiore, Caltrano, Sandrigo, Calvene e Romano d’Ezzellino, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie che vanno, da un minimo di euro 29.000 ad un massimo di euro 87.000, nei confronti di 9 pubblici esercizi, per aver tenuto in funzione complessivamente 58 apparecchi da intrattenimento fuori dagli orari consentiti dalle vigenti normative di settore.
Più in dettaglio, i militari del Gruppo di Vicenza hanno eseguito, nel capoluogo, due distinti controlli nei confronti di altrettante ditte individuali gestite da cittadini di nazionalità cinese, esercenti, in via prevalente, l’attività di “bar”. In entrambi i pubblici esercizi, avendo rilevato la messa in funzione di 8 apparecchi da intrattenimento, in violazione delle limitazioni all’orario dell’esercizio del gioco – quattro nel primo caso e quattro nel secondo caso – si è proceduto alla contestazione degli illeciti rilevati, con contestuale sanzione amministrativa pecuniaria.
Anche i militari del Gruppo di Bassano del Grappa, nel corso di un controllo a contrasto del gioco illegale e irregolare, condotto a Romando d’Ezzelino, hanno rilevato 5 apparecchi da intrattenimento accesi, funzionanti e a disposizione del pubblico; le slot erano collocate presso una attività di “bar ed altri esercizi simili senza cucina”, con annessa sala giochi, gestita da cittadini di nazionalità cinese.
Peraltro, il medesimo esercizio commerciale è stato oggetto di un controllo in materia di sommerso da lavoro, a seguito del quale è stato contestato l’impiego di un lavoratore intento a prestare la sua opera lavorativa, senza la prescritta comunicazione obbligatoria di assunzione, con conseguente irrogazione di una sanzione pari ad € 1.800,00. Inoltre, nell’ambito del medesimo controllo, è stata applicata, a cura dell’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, appositamente interessato dai finanzieri bassanesi, la sospensione dell’attività imprenditoriale, successivamente revocata a seguito del pagamento della sanzione amministrativa pari ad € 2.100,00.
Le medesime irregolarità sono state riscontrate anche nel corso di due distinti controlli messi in atto dai militari della Compagnia di Arzignano, che hanno rilevato, in un due pubblici esercizi, dei quali un’osteria gestita da un cittadino italiano e un bar gestito da una cittadina di origine cinese, siti entrambi nel Comune di Montecchio Maggiore, 11 apparecchi da intrattenimento in funzione durante la fascia oraria non consentita dalla normativa regionale, di cui 4 nel primo esercizio e 7 nel secondo.
Anche i militari della Compagnia di Schio, hanno riscontrato, all’interno di un bar nel Comune di Santorso, la presenza di 6 apparecchi accesi e in funzione durante la fascia oraria di divieto. Pure in questo, sono state riscontrate violazioni alla disciplina in tema di orari funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro.
Sempre nel medesimo ambito, militari della Tenenza di Thiene hanno eseguito tre distinti controlli nei confronti di altrettante ditte individuali, tutte gestite da cittadini di origine cinese – una con luogo di esercizio a Caltrano esercente l’attività di “bar ed altri esercizi simili senza cucina”, una a Sandrigo esercente l’attività di “sala giochi” e una a Calvene, esercente l’attività di “bar”. Anche in questo caso, è stato riscontrato che ben 28 apparecchi da intrattenimento erano accesi, funzionanti e a disposizione del pubblico in fascia oraria non consentita. cdn/AGIMEG