Il dibattito sulle scommesse sportive online negli Stati Uniti si riaccende con il SAFE Bet Act, un disegno di legge che punta a regolamentare il settore con misure restrittive. Nella conferenza stampa a Capitol Hill, il rappresentante Paul Tonko e il senatore Richard Blumenthal hanno ribadito la necessità di un intervento federale per arginare i danni del gioco illegale, proprio alla vigilia di uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno: il torneo di basket NCAA March Madness.
Verso una stretta sul gioco illegale: cosa prevede il SAFE Bet Act
Il provvedimento prevede nuovi obblighi per gli Stati, che dovranno collaborare con il governo federale per combattere il mercato illegale. Diverse giurisdizioni, come Arizona e Michigan, hanno già intrapreso azioni contro le piattaforme di scommesse offshore, mentre altri Stati, tra cui Mississippi e Maryland, hanno avanzato proposte per vietare lotterie non regolamentate.
Ma il fulcro della proposta riguarda il settore delle scommesse legali, che nel 2024 ha registrato entrate record pari a 14 miliardi di dollari, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Numeri che, secondo Tonko, rappresentano “14 miliardi di dollari estratti dalle tasche dei comuni americani”. Blumenthal ha definito il settore del betting “la scienza dello sfruttamento” e ha evidenziato come il disegno di legge miri a rallentare il processo di scommessa, eliminando le giocate in tempo reale e vietando le scommesse su eventi sportivi collegiali.
Scommesse live sotto accusa: “Lo sport è diventato una slot machine senza fine”
Uno dei punti più controversi riguarda proprio il live betting, sempre più utilizzato dagli scommettitori. Le piattaforme digitali hanno infatti reso le giocate più rapide e accessibili, permettendo di puntare su eventi live. Per gli oppositori del settore, tutto questo ha trasformato lo sport in un casinò digitale. Harry Levant, sostenitore del gioco responsabile, ha dichiarato: “Lo sport un tempo apparteneva al popolo americano. Ora è diventato l’equivalente di una slot machine senza sosta”.
Il SAFE Bet Act introdurrebbe anche nuove restrizioni sulla pubblicità del gioco, imponendo regole più rigide su linguaggio e orari di trasmissione degli annunci. Inoltre, il provvedimento prevede la creazione di una lista nazionale di autoesclusione per i giocatori dipendenti e nuovi controlli di accessibilità per proteggere i consumatori più vulnerabili.
Verso un divieto nazionale delle scommesse online?
Uno degli aspetti più radicali della proposta riguarda il ritorno del controllo federale sulle scommesse sportive. Dopo l’abolizione del Professional and Amateur Sports Protection Act (PASPA) nel 2018, gli Stati hanno avuto la libertà di regolamentare il settore in autonomia. Il SAFE Bet Act ribalterebbe questa decisione, imponendo agli Stati di ottenere un’autorizzazione dal procuratore generale USA per offrire scommesse. Inoltre, il provvedimento includerebbe un “divieto nazionale” sulle scommesse sportive online, una mossa che potrebbe rivoluzionare il settore e scatenare un acceso scontro politico e legale. Attualmente, 39 Stati hanno legalizzato le scommesse sportive, con 38 di essi che permettono anche il live betting.
La controparte
Quando il disegno di legge è stato presentato per la prima volta nel settembre scorso, ha suscitato forti reazioni. Operatori di settore, consulenti e persino alcuni sostenitori del gioco responsabile hanno sollevato dubbi sulla sua costituzionalità e sulla sua fattibilità. Per questo, rimane da capire se la legge SAFE Bet Act sarà realmente approvata. ng/AGIMEG