Conto alla rovescia in vista dell’assegnazione della National Lottery britannica. A concorrere per la gestione decennale anche Sisal, che ha presentato la sua domanda nell’ottobre dello scorso anno. La gara, su cui vige il massimo riserbo, è nelle mani della Gambling Commission, che renderà noto il vincitore la prossima settimana.
Il bando di gara, particolarmente complesso sia a livello tecnico sia normativo, è partito nel 2019. Quattro gli operatori in corsa. Oltre a Sisal, l’attuale gestore Camelot, che punta al rinnovo della concessione per ulteriori dieci anni, ma anche la società AllWyn del magnate ceco Karel Komarek e la Northern & Shell di Richard Desmond.
L’attuale sistema della National Lottery – ricorda il ‘Sole 24 Ore’ – risale al 1994. Il Governo in quell’anno privatizzò il gioco: lo Stato rimase il monopolista proprietario della lotteria nazionale, ma assegnò una concessione ad una società privata, con l’obbligo di devolvere una buona parte degli incassi alle ‘Good Causes‘, ovvero progetti sociali.
Il sistema pubblico-privato ha permesso di finanziare negli anni oltre 66 mila progetti, distribuendo 40 miliardi di sterline. Dalla privatizzazione, sono state assegnate ad oggi solamente tre concessioni, sempre vinte da Camelot. Per Sisal una sfida importante, che potrebbe permetterle di gestire la lotteria più prestigiosa al mondo, con incassi annui da provenienti tutti i giochi pari a oltre 100 miliardi di sterline. lp/AGIMEG