Tiso (Sisal): “Siamo una realtà retail, entrata nel digitale nel 2004 e leader del mercato online in Italia”

“I giocatori sono rimasti anche sul punto vendita fisico. Nel 2004 il gioco e i giocatori diventano anche online, non cambiano pelle. Noi crediamo nell’esperienza omnichannel. I primi a fare questo passaggio sono stati gli scommettitori, le persone che hanno iniziato ad aprire un loro conto di gioco direttamente sui nostri negozi, vivendo la loro esperienza di scommesse dentro e fuori il negozio. Noi crediamo che l’esperienza debba essere omnichannel: ossia offrire la stessa esperienza di gioco ai nostri consumatori. Il nostro sito ha infatti la stessa interfaccia dei service dei nostri negozi; lo stesso programma royalty, il giocatore accumula punti sia che faccia la propria esperienza sull’online che nel fisico; gli stessi prodotti e allo stesso prezzo sia sul canale fisico che su quello online; lo stesso vantaggio per il nostro punto vendita a promuovere il gioco online e il gioco retail. E i risultati ci hanno dato ragione. Siamo una realtà retail che si è buttata nel digitale nel 2004 e oggi siamo i leader del mercato online in Italia. Un mercato online tra i più competitivi a livello mondiale, dove sono presenti oltre 80 società tra cui i giganti a livello internazionale. Noi abbiamo il privilegio di essere i market leader in questo contesto. A livello di spesa dei consumatori oggi il fatturato online vale circa un terzo di quello totale, mentre il retail vale circa due terzi. A livello di profitti siamo al 50%. Il mercato online valeva fino a prima della pandemia circa il 10%, in linea con l’incidenze dell’e-commerce, nel post pandemia vale circa il 20% e per noi, come Sisal, vale circa un terzo del fatturato”. E’ quanto ha detto Marco Tiso, Online Managing Director Sisal, in occasione della quarta edizione del talk di RCS Academy in collaborazione con Corriere della Sera sul tema dell’evoluzione delle imprese del settore Retail e della grande distribuzione.

“Il gioco online prevede l’apertura di un conto di gioco per cui possiamo conoscere molto dei nostri giocatori. Con il gioco retail si raccolgono informazioni tramite l’utilizzo della carta royalty. Con i dati che raccogliamo, nel totale rispetto della privacy dei consumatori e delle preferenze in termini di profilazione e comunicazione, cerchiamo di garantire un’esperienza positiva, un valore aggiunto e non fastidio o senso di controllo nei nostri clienti. Raccogliamo feedback dai nostri clienti, cerchiamo di capire cosa vogliono i clienti, sui giochi che offriamo, su quello che facciamo, sull’esperienza di gioco in modo da assicurarci che il livello di soddisfazione dei clienti sia sempre molto alto. Utilizziamo i dati per attività di caring supportate grazie al personale retail, offrendo il calore umano che il digitale non riesce a garantire. Il gioco sostenibile e la sostenibilità sono una nostra priorità. Possiamo analizzare i comportamenti dei clienti, verificare quando un comportamento è sano e quando tende ad essere deviato verso un eccesso di consumo. Proviamo a riportare il nostro cliente all’interno di paletti di un gioco sano. Mettiamo a disposizione dei nostri clienti il limite di spesa. Intendiamo prevenire le situazioni di eccesso di consumo. Vogliamo che il gioco resti un gioco, un’esperienza di divertimento, sempre più coinvolgente anche grazie alle nuove tecnologie. Stiamo lavorando anche sull’intelligenza artificiale e il metaverso. L’esperienza online non deve essere di isolamento, vogliamo resti un’esperienza sociale. Il metaverso vedrà il combinato sinergico dell’esperienza digitale e tecnologica con quella sociale dei nostri negozi. Un’esperienza positiva e ad un costo sostenibile nel tempo per i nostri clienti”, ha concluso. cdn/AGIMEG