“Anche se siamo in una società che non ama il rischio, è una componente fondamentale della nostra vita. Nel gioco coesistono due categorie di persone, quelle che giocano ma non sono dipendenti, e quelle che giocano non per vincere, ma per perdere. Sono persone che vivono senza un futuro, si incastrano con l’illegalità e la malavita in quanto aumenta la sfida, e sono proprio queste le persone che vanno protette. I giocatori ‘normali’ non vanno a giocare durante la pandemia, alcuni si spostano online o in bische clandestine, ma c’è una terza categoria che vive sull’orlo del precipizio, ovvero che va verso il grande rischio gestito dall’illegalità dove si perde”. Lo ha detto Sarantis Thanopulos, Presidente Società Psicoanalitica italiana, nel corso del convegno organizzato da Lottomatica “Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori”. cr/AGIMEG