Tar Sicilia difende le fasce orarie di Agrigento. “Non si può invocare la Conferenza Unificata, l’Intesa non è vincolante”

Il Tar Sicilia respinge la richiesta di una sala da gioco di sospendere le fasce orarie adottate dal Comune di Agrigento. LA sala aveva provato a fare leva sull’accordo siglato da Governo e Regioni in Conferenza Unificata, ma il Collegio sottolinea che “per la giurisprudenza maggioritaria, le determinazioni assunte dalla Conferenza Unificata Stato-Regione non possono essere ricostruite in termini di cogenza e vincolatività” dal momento che “l’Intesa raggiunta deve essere recepita con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Inoltre – citando la sentenza del Tar Lazio dello scorso febbraio – l’Intesa delinea “il complessivo riordino della materia, con l’obiettivo, unitamente alla fissazione degli orari, di una significativa riduzione dell’offerta del gioco lecito, sia quanto ai volumi sia quanto ai punti vendita. Non è conseguentemente ipotizzabile un’applicazione dell’intesa atomistica o parcellizzata, ossia limitata al solo profilo degli orari di funzionamento degli apparecchi, laddove non siano contestualmente attuate anche le altre previsioni”. Infine il giudice non ravvisa alcun pregiudizio economico, l’eventuale danno subito dalla sala potrebbe infatti essere risarcito, ma in ogni caso l’esercizio “può comunque esercitare la propria attività in determinate fasce orarie”. rg/AGIMEG