Dodici mesi per cedere gli apparecchi, anche all’estero, o distruggere le macchine. E’ questo il destino delle 135 mila slot in eccesso secondo quanto stabilito dalla Manovrina 2017, che ha previsto al 30 aprile 2018 un taglio degli apparecchi dalle 400 mila alle 265 mila unità. Il trattamento delle macchinette eliminate sarà regolato da un provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: secondo quanto si legge in una prima bozza “il proprietario degli apparecchi dismessi, entro 12 mesi dalla cessazione di efficacia delle autorizzazioni, deve smaltirli e distruggerli oppure cederli, anche all’estero”. Sia la macchina, sia la scheda di gioco, dovranno essere distrutti secondo le norme di gestione dei rifiuti pericolosi, attraverso soggetti autorizzati. Ma i proprietari potranno anche cedere le slot ai produttori di apparecchi di gioco, mentre la scheda può essere rivenduta separatamente anche alla società che l’ha prodotta. Ci si potrà rivolgere anche al mercato estero, ma in questo caso potrà essere ceduta solamente la macchina, e non la scheda. A partire dal 1 maggio, quando partirà la procedura, ADM potrà effettuare ispezioni nelle sedi dei proprietari delle macchinette per verificare che si sia provveduto alla distruzione o alla cessione delle slot. Per chi non sarà trovato in regola, sono previste sanzioni fino a due anni di reclusione e la cancellazione dall’elenco degli operatori slot. lp/AGIMEG