Chiunque debba operare o interagire con il settore del gioco pubblico legale come imprenditore, organo amministrativo, soggetto politico, operatore del diritto, o in qualsiasi altro ruolo, è chiamato a confrontarsi con una realtà complessa e ricca di implicazioni.
L’assetto normativo che disciplina questo settore si presenta come un labirinto in cui si intrecciano fonti normative di diverso rango e differenti ambiti ordinamentali: leggi, regolamenti, determinazioni dirigenziali e circolari di provenienza statale convivono o confliggono con atti normativi regionali, ordinanze e regolamenti comunali.
Le implicazioni economiche e socio-sanitarie sono di difficile lettura a causa della carenza dei dati disponibili o della loro elaborazione orientata a caldeggiare tesi precostituite.
È in questo contesto, e con l’ambizione di offrire un contributo per superare queste criticità, che lo scorso 14 gennaio 2023 è stata costituita l’associazione culturale “Centro Studi Gioco Pubblico”, un organismo interamente dedicato alla ricerca e allo studio degli aspetti normativi, regolamentari, economico-finanziari, tecnologici, fiscali e sociosanitari connessi al sistema del gioco pubblico legale.
Una particolare attenzione verrà dedicata anche agli studi comparativi delle legislazioni straniere in materia di gioco, con specifica rilevanza agli sviluppi nell’ambito dell’Unione europea tra i quali la regolamentazione del gioco on line.
Paolo Leone e Roberto Fanelli saranno, rispettivamente, il Presidente e il Direttore scientifico della neonata associazioni di cui faranno parte anche i seguenti soci fondatori: Armando Iaccarino, Pietro Ferrara, Vitaliano Casalone, Francesco Scardovi, Isabella Rusciano e Massimo Piozzi. La compagine associativa sarà aperta all’ingresso di nuovi soci dotati di specifiche competenze nelle tematiche (anche socio-sanitarie) che interessano il settore.
L’attività dell’associazione sarà incentrata, oltre che sulle proprie attività di studio e ricerca (a cui potranno fa seguito apposite pubblicazioni e convegni), sulla promozione di incontri di studio, seminari e tavole rotonde tra professionisti, studiosi e ricercatori (impegnati in tutti gli ambiti che riguardano il gioco), imprenditori, associazioni di categoria, associazioni del terzo settore, soggetti operanti in ambito sociosanitario. Saranno parte del progetto anche la collaborazione con università e istituti di ricerca (pubblici e privati) e l’elaborazione di proposte relative alla regolamentazione del gioco e alla attenuazione dei rischi ad esso collaterali. lp/AGIMEG