Stati Generali Amusement, incontro con gli onorevoli Tremaglia e Fidanza per il futuro del settore. Dai rapporti con la politica all’accostamento alle slot, tutti gli interventi sulle problematiche del settore

Gli Stati Generali dell’Amusement hanno incontrato, nel corso di una conferenza online, gli onorevoli Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia) e Carlo Fidanza (Capo delegazione FdI alle Europee) per discutere delle problematiche del settore dell’intrattenimento senza vincite in denaro.

L’incontro, moderato con la consueta maestria da Michele Carucci, ha fatto luce sulla necessità di una nuova normativa che faccia chiarezza per gli operatori dell’Amusement. Ad aprire le discussioni Alessandro Lama, presidente di Federamusement: “Il comparto è in difficoltà, abbiamo tanti problemi di rapporto con le istituzioni, con ADM e con gli enti regolatori. Ci serve avere un punto di riferimento nella politica italiana, dobbiamo cambiare tante cose come i regolamenti tecnici dei monopoli e mettere mano al TULPS”.

Poi l’intervento dell’onorevole Tremaglia: “E’ da tanto che mi occupo di questo settore, che vive una situazione paradossale. Il comparto vive una partecipazione molto importante, con aziende familiari che mettono cuore, attenzione e investimenti. Ma allo stesso tempo è un settore che si trova a metà del guado perché esiste una omogenizzazione del trattamento tra settore con vincite in denaro e senza vincite in denaro. Il settore dei giochi con vincita in denaro merita giustamente un’attenzione diversa, particolare. Il problema numero uno è proprio questa omogeneità di trattamento con un settore più delicato come quello dei giochi, con conseguente difficoltà a far entrare in Italia macchinari dall’estero, con iter burocratici tortuosi e sottoposti a passaggi tecnici molto più pesanti di qualsiasi altro paese in Europa. Cerchiamo di incontrarci a breve, l’urgenza è quella di avere un confronto tecnico con ADM per iniziare un dialogo, poi sulla base di quelle interlocuzioni capiremo come agire. In questo momento il Governo sta agendo sui giochi con vincita in denaro, potrebbe essere il momento giusto per ‘inserirci’ e mettere mano anche al vostro comparto”.

A seguire, il collega di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza: “Grazie per questa opportunità, sono felice di ascoltare la voce di un settore importante. Il problema principale è quello dell’equiparazione con i giochi con vincita in denaro, che fa ricadere l’Amusement nelle regole più stringenti del TULPS. Come governo, possiamo lavorare per aprire un tavolo di confronto per provare a risolvere la situazione. Per quanto riguarda le normative europee, sono a disposizione, soprattutto se ci saranno ulteriori consensi per Fratelli d’Italia alle prossime elezioni europee. C’è la mia totale disponibilità a lavorare su questi temi, sia nella mia commissione di competenza sia in altre commissioni che potrebbero riguardarvi. Massima disponibilità all’ascolto e all’azione, ho raccolto il grido di dolore e con Tremaglia lavoreremo su tutti i tavoli possibili”.

Il presidente del Consorzio FEE, Tiziano Tredese, ha invece detto: “Sono di ritorno dalla più grande fiera del settore in Cina e non ho potuto comprare nulla, non ho potuto ordinare alcun gioco. In Italia abbiamo dei divieti assurdi, perché qualcuno pensa che i nostri giochi per famiglie siano uguali alle slot. Siamo bloccati da questa legislazione, non possiamo produrre o acquistare. Deve finire questa segregazione, l’Amusement va considerato al pari della cultura, del turismo, dello sport. Si tratta di divertimento, invece la nostra legge non considera il fatto che si tratta di semplice intrattenimento”.

La parola è poi passata a Marco Raganini, presidente all’ANBI: “Le problematiche riguardano sia gli operatori e gli importatori, sia i gestori. Come gestori di sale bowling, sale giochi e sale biliardo la pratica dell’autocertificazione ci ha messo molto in difficoltà, sono pratiche a cui non siamo avvezzi. Corriamo il rischio che molti giochi potrebbero essere tolti dalle nostre sale, questo ci preoccupa moltissimo. La burocrazia è molto confusa, la legge non è chiara, non si capisce quali sono i giochi utilizzabili e quali no. Siamo luoghi per bambini e per famiglie, non ha senso essere accostati ai giochi con vincita in denaro”.

Vanni Ferro, presidente di New Asgi: “Abbiamo una normativa che ci obbliga a qualcosa di assurdo, per cui dobbiamo regolamentare le macchine come fossero apparecchi con vincita in denaro, con tanti macchinari che vengono bloccati. Ci troviamo ad essere colpevolizzati, non riusciamo a portare macchine in Italia che invece in tutto il mondo son vendute. Chiediamo regole specifiche per gli apparecchi senza vincite in denaro, chiediamo solo di poter lavorare, i nostri operatori sono imbrigliati in una normativa che ci penalizza anche dal punto d vista regionale. Chiediamo una chiarezza generale”.

Infine Giorgio Bosa, presidente di ANDIMEPA: “In alcuni casi i nostri giochi vengono fatti togliere dalle sale perché ritenuti al pari di quelli con vincita in denaro e quindi devono rispettare le distanze dai luoghi sensibili, non ha senso”. lb/AGIMEG