Dai nostri inviati a Londra – “Le scommesse sul padel sono state sicuramente un grande successo anche per tutto il lavoro che c’è dietro relativo all’approvazione da parte di ADM con tutto ciò che ne consegue a livello di fonti ufficiali e all’integrity, elementi fondamentali quando si calca un terreno nuovo”. È quanto ha affermato ad Agimeg Federico Spescha, Head of Sportbook di Eurobet, a margine di ICE London 2022 ricordando come il bookmaker italiano sia stato il primo a quotare questo tipo di scommessa emergente. “Molti altri operatori internazionali si stanno organizzando per aprire il gioco sul padel anche sulla scorta dal successo avuto in Italia dalla nostra iniziativa. I numeri ad oggi sono positivi soprattutto per quanto riguarda le scommesse pre-match, ma ci stiamo attrezzando per poter garantire un’offerta importante live che è la nuova frontiera di questo sport, che a nostro giudizio ha tutte le carte in regola per potersi affiancare ad altri tipi di scommessa”.
In merito ai risultati di Eurobet in questa prima parte dell’anno, Spescha ha dichiarato: “I numeri sono positivi, stiamo osservando un rientro graduale dei giocatori. Ci sono prodotti che hanno recuperato molto bene raggiungendo livelli pre-pandemia come nel caso delle virtual. Siamo soddisfatti anche per quanto riguarda lo sport nonostante non siamo ancora arrivati ai livelli pre-pandemia. Abbiamo forse perso i giocatori occasionali ma abbiamo mantenuto lo zoccolo duro degli appassionati. Non dimentichiamo che il lockdown in Italia è stato il più duro in termini di durata in tutta Europa e non era così scontato che ci sarebbe stata questa ripresa. Come Eurobet abbiamo fatto un grande sforzo per sostenere tutta la nostra rete durante i periodi di chiusura”.
Spescha si è poi soffermato sulla necessità di un riordino nazionale del settore: “Quello del riordino è un tema centrale per quanto riguarda le strategie di espansione di qualunque azienda. Ben venga un sistema di riordino coerente e che dia soprattutto regole ed uniformità al territorio, senza le quali non vi è la possibilità di investire e pianificare. I grandi gruppi come il nostro hanno bisogno di un quadro normativo stabile e uniforme”. ac/AGIMEG