dai nostri inviati – “Non ci sono dati per stimare i costi sociali del gioco. Tutto ciò che leggiamo non dà una percezione corretta del fenomeno. La spesa rappresenta il ricavo della filiera che va a remunerare la filiera stessa e l’erario. Il comparto online è stato reso competitivo rispetto agli altri mercati altrimenti non avrebbe potuto sopravvivere. Il payout però è molto elevato rispetto ad una spesa molto minore. Anche in questo caso la spesa è stabile negli anni. L’esplosione del gioco non c’è. La raccolta cresce ma la spesa è costante nel tempo”. E’ quanto ha dichiarato da Marco Spallone professore di Economia all’Università di Pescara ed alla Luiss, durante l’assemblea pubblica di Sistema Gioco Italia. “La scelta del legislatore in Italia è stata rendere il gioco online più competitivo. In Francia il mercato delle scommesse online non è mai decollato perché la tassazione è troppo alta. In Italia le autorità locali non allineano gli interessi con operatori del gioco. Ne consegue che i Comuni espellono il gioco danneggiando le entrate erariali che ammontano a 9.5 miliardi di euro”. cr/AGIMEG