Slot, tassa 500 milioni: tornerà in Corte Costituzionale il prelievo forzoso?

All’udienza del 1 dicembre davanti il Consiglio di Stato sezione quarta è stato esaminato nel merito l’appello promosso dai concessionari contro l’agenzia delle dogane Monopoli per l’annullamento della nota attuativa della legge di stabilità 2014 che ha disposto il prelievo forzoso di 500 milioni a carico della filiera degli apparecchi.

L’udienza è stata fissata a seguito del rinvio pregiudiziale e della successiva pubblicazione della sentenza della corte di giustizia europea che ha affrontato le questioni relative alla compatibilità del prelievo forzoso rispetto ai principi del trattato europeo.

I legali dei concessionari hanno affrontato in sede di discussione i rilievi ulteriori di costituzionalità della norma che ha disposto il prelievo con particolare riferimento alla discriminazione del settore apparecchi ad altre filiere del gioco e dei profili di incoerenza rispetto ai parametri di calcolo del prelievo.

Il collegio è apparso molto interessato ai profili di sostenibilità del prelievo rispetto ai margini effettivi registrati nei bilanci 2015 dalla filiera e soprattutto ai possibili profili di incostituzionalità della norma anche se va ricordato che già il Tar del Lazio aveva sollevato questione di legittimità alla corte ricevendo però sentenza di manifesta infondatezza. Tuttavia i profili sollevabili adesso potrebbero essere nuovi ed ulteriori e non è escluso che la storia dei 500 milioni si possa arricchire di un nuovo capitolo in Corte Costituzionale. lp/AGIMEG