Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Puglia ha emesso un’ordinanza respingendo la richiesta di sospensione cautelare avanzata dal legale rappresentante di una sala giochi, a seguito della revoca delle licenze di Pubblica Sicurezza (P.S.) da parte della Questura di Bari.
Il ricorrente, sottoposto a misura cautelare detentiva dal febbraio 2024 e attualmente indagato per gravi reati, aveva impugnato il provvedimento di revoca delle licenze, rilasciate ai sensi dell’art. 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Le licenze in questione riguardavano l’esercizio e l’installazione di apparecchi di gioco.
Nell’ordinanza, il TAR ha ritenuto che le autorizzazioni di polizia, essendo strettamente personali, non possano essere mantenute in caso di indagini penali per reati gravi, come previsto dagli articoli 10, 11 e 110 del TULPS. Il Tribunale ha inoltre sottolineato che lo stato di detenzione del ricorrente impedisce la prosecuzione delle attività coperte dalle licenze, confermando così la legittimità della revoca disposta dalla Questura.
Alla luce di questi elementi, il TAR ha deciso di respingere la richiesta cautelare di sospensione della revoca, compensando le spese legali della fase cautelare a causa della complessità del caso.