Slot “fantasma”, scoperto maxi giro d’evasione: 23 milioni sottratti al Fisco

Un sofisticato sistema di frode fiscale legato al mondo delle slot è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Frascati. Al centro dell’indagine, un ex appartenente ai Nar, soprannominato “Provolino”, già in passato legato alla Banda della Magliana. L’uomo, oggi ultrasettantenne, è accusato di aver messo in piedi un articolato sistema per eludere il fisco, attraverso l’installazione di apparecchi da gioco irregolari in diverse sale e bar della provincia di Roma.

L’operazione, ribattezzata “Black Slot”, ha portato al sequestro di 15 macchinette non collegate alla rete dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre a 15.000 euro in contanti e un orologio Rolex. Il valore complessivo dell’evasione fiscale accertata ammonta a circa 23 milioni di euro.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, “Provolino” era riuscito a eludere le norme sulla certificazione e sulla fiscalità degli apparecchi da intrattenimento, riconvertendo locali e sale giochi in veri e propri centri clandestini. Questi dispositivi, definiti “slot fantasma”, non risultavano registrati e non versavano alcuna imposta.

L’indagine è scattata dopo un controllo in una sala giochi del Frascatano, dove i finanzieri hanno rilevato numerose irregolarità. Da lì è emerso un sistema esteso anche ad altri comuni, con macchinette manomesse e sprovviste di collegamento con i sistemi telematici di controllo.

Oltre a “Provolino”, sono stati denunciati altri soggetti per truffa aggravata in concorso. Inoltre, sono scattate sanzioni amministrative per oltre 500.000 euro nei confronti dei titolari delle attività commerciali coinvolte.

Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e ramificazioni del sistema fraudolento, che dimostra ancora una volta quanto il settore del gioco pubblico possa essere vulnerabile a infiltrazioni criminali se non adeguatamente monitorato. cdn/AGIMEG