Slot, Consiglio di Stato conferma limiti orari di Bassano del Grappa: “Comuni legittimati ad introdurre maggiori restrizioni”

Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità delle restrizioni imposte da Bassano del Grappa sugli orari di funzionamento delle slot, respingendo l’appello di una società del settore contro la sentenza del Tar Veneto. La controversia riguardava un’ordinanza sindacale del 2020, che limita l’operatività degli apparecchi da gioco a specifiche fasce orarie giornaliere, in attuazione della legge regionale n. 38/2019, volta a prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico. La sentenza consolida l’approccio delle autorità locali nel bilanciare la libertà di impresa con la tutela della salute pubblica.

La società ricorrente aveva contestato l’ordinanza, denunciando violazioni procedurali, come la mancata comunicazione di avvio del procedimento, e violazioni sostanziali, tra cui l’eccesso di potere per difetto di istruttoria e la sproporzione delle misure adottate. Inoltre, aveva sollevato dubbi sulla compatibilità delle restrizioni con il diritto europeo, chiedendo un rinvio alla Corte di Giustizia dell’UE. Il Consiglio di Stato ha però ribadito che “le limitazioni orarie sono giustificate da esigenze sanitarie, come il contrasto alla ludopatia, rientrando nelle competenze dei Comuni”.

La pronuncia sottolinea che la normativa regionale fissa fasce minime di interruzione del gioco, lasciando ai Comuni la facoltà di adottare misure più restrittive in base alle specificità locali. “Non c’è alcuna violazione dell’omogeneità territoriale, poiché i limiti minimi garantiscono una base comune, mentre le ulteriori restrizioni rispondono a esigenze locali documentate”, ha chiarito il Collegio. L’ordinanza si basa su un’istruttoria che evidenzia un preoccupante aumento della ludopatia, con dati che stimano “circa l’1-2% della popolazione adulta affetta da disturbo da gioco d’azzardo nel territorio comunale”. ac/AGIMEG