Slot, Sapar: “A Cattolica gli apparecchi da intrattenimento non dovranno essere rimossi dagli esercizi commerciali”

Gli apparecchi da intrattenimento non dovranno essere rimossi dagli esercizi commerciali nel comune di Cattolica, in provincia di Rimini.

Si tratta di un risultato molto atteso da diversi imprenditori, ottenuto grazie all’intervento di Sapar, la più rappresentativa e storica associazione di categoria dei gestori, costruttori e distributori degli apparecchi del gioco legale di Stato con e senza vincite in denaro.

Il 26 ottobre scorso il SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) di Cattolica aveva inviato, a diversi esercenti, una lettera che aveva come oggetto: “Esercizi commerciali, di somministrazione di alimenti e bevande, aree aperte al pubblico, circoli privati ed associazioni, esercizi autorizzati ai sensi degli art. 86 e 88 del TULPS che ospitano apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’art. 110 comma 6 del T.U.L.P.S. (R.D. 773/1931), situati a meno di 500 metri dai luoghi sensibili”

Nella stessa lettera si indicava: “I’avvio del procedimento di divieto di prosecuzione dell’attività relativa agli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’art 110, comma 6, del R.D. 18 giugno 1931 n. 773 e la conseguente rimozione degli stessi, in quanto il contratto stipulato tra esercente e concessionario per l’utilizzo degli apparecchi, scadente nel 2022, non può essere più rinnovato”.

La decisione scaturiva dalla considerazione che con i contratti in scadenza nel 2022, le installazioni avrebbero dovuto essere soggette al “distanziometro” previsto in Emilia Romagna.

“Ci tengo prima di tutto a ringraziare il sindaco di Cattolica Franca Foronchi e l’ufficio del SUAP, per la grande disponibilità e spirito di collaborazione – sottolinea il presidente di Sapar Domenico Distante – Sia il sindaco sia l’ufficio del SUAP hanno infatti apprezzato il nostro intervento chiarificatore in materia di esercizi commerciali con all’interno apparecchi da intrattenimento. Abbiamo infatti evidenziato come il settore degli apparecchi sia in regime di proroga e che quindi la scadenza del 2022 non debba essere ritenuta valida. Nei prossimi giorni dal SUAP verrà inviato un documento che annullerà quello oggetto della controversia”. lp/AGIMEG