Sicilia, stop al distanziometro per i tabaccai. Zamparelli (Pres. STS): “Riconosciuta affidabile, sicura e professionale la rete dei tabaccai. Risultato ottenuto grazie ad un instancabile lavoro insieme alla FIT”

Ha suscitato grande interesse la decisione dell’Assemblea Regionale Siciliana in merito ad alcune situazioni delicate che riguardavano il settore del gioco pubblico. Accolto l’emendamento dove era stata proposta la modifica della Legge regionale 21 ottobre 2020 n. 24 recante “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”.

Nello specifico, in relazione al distanziometro, nel testo si specificava che “non è considerata nuova installazione o nuova apertura il cambio della titolarità dell’esercizio, il cambio del rappresentante legale, il cambio del concessionario e il cambio della ditta proprietaria” delle slot e Vlt. L’emendamento solleva, inoltre, le rivendite di generi di monopolio da qualsiasi requisito di distanza minima”.

Un intervento importante per tante attività e tabaccai e che ha visto tra i principali promotori e protagonisti l’STS, il Sindacato Totoricevitori Sportivi. Di questa scelta della Regione Sicilia e della possibilità che possa essere estesa al tutto il territorio nazionale ne ha parlato, in una esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg Fabio Felici, il presidente dell’STS Emilio Zamparelli.

Cosa c’è dietro alla scelta della Sicilia di stoppare il distanziometro per i tabaccai con scommesse e slot?

“La legge della Sicilia segue l’analoga scelta fatta da ben altre quattro regioni : Calabria, Campania, Abruzzo e Marche. Queste leggi, esonerando le tabaccherie dal distanziometro, le considerano una rete affidabile, sicura e professionale a cui affidare il gioco pubblico, riconoscendo inoltre il ruolo del tabaccaio come concessionario dello stato.

E tra gli esercenti del gioco pubblico solo i tabaccai possono vantare questo ruolo. Essere concessionari dello stato ci impone maggiori obblighi, maggiori attenzioni e uno scrupoloso rispetto delle regole. Per poter svolgere l’attività, noi tabaccai dobbiamo svolgere un corso di formazione obbligatorio, in cui c’è un’apposita sezione dedicata al gioco pubblico, e dobbiamo superare l’esame che ci abilità alla professione. Senza il superamento di quest’esame non è possibile essere dietro al banco a lavorare”.

Gli straordinari risultati raggiunti da STS in tema di distanziometro potranno essere estesi prima o poi a tutte le regioni dove è in vigore?

“Ce lo auguriamo e lavoreremo per far sì che ciò accada. Il risultato, l’esonero dal distanziometro, ottenuto nelle cinque regioni è frutto di un lavoro instancabile portato avanti da STS e FIT, di un confronto costante con la classe politica, di ore e ore spese a spiegare il settore del gioco e il ruolo svolto del tabaccaio in questo settore. La prima legge regionale che ha escluso i tabaccai dal distanziometro è quella della Calabria. E del 2018. Sono trascorsi 5 anni durante i quali si è potuto verificare che l’esonero delle tabaccherie dal distanziometro è stata la scelta giusta che ha garantito la totale tutela del giocatore , e non è stata riscontrata nessuna criticità”.

Diversi studi hanno dimostrato il fallimento del distanziometro, ma nonostante tutto ci sono ancora Enti Locali che ne fanno un manifesto politico

“Non credo che servano studi scientifici per dimostrare l’inutilità del distanziometro.
Basterebbe porsi una sola domanda. Il giocatore problematico si lascia scoraggiare da qualche metro in più da fare per poter giocare ? No, anzi questo tipo di giocatore preferisce proprio i luoghi lontani e appartati. L’esperienza dice che il distanziometro non ha aiutato i giocatori che hanno problemi con il gioco”.

Oltre al distanziometro quali sono le principali problematiche che ancora gravano sul mondo dei tabaccai?

“Siamo in attesa, come tutto il settore del gioco, del riordino. Un riordino che mi auguro tenga conto di quanto deciso da queste 5 regioni. Una posizione trasversale in quanto assunta da regioni guidate da schieramenti appartenenti ad aree politiche diverse”.

Che 2024 si augura come presidente di STS?

“Che continui così. L’anno si apre con questo risultato importante e mi auguro che questo sia di buon auspicio per raggiungerne altri. Noi intanto continueremo a lavorare nell’interesse della categoria“. ff/AGIMEG