Scommesse, Tar Lombardia: “Buona condotta necessaria per il rilascio della licenza”

E’ stato presentato un ricorso al Tar della Lombardia con la richiesta dell’annullamento del provvedimento di diniego del rilascio della licenza per la raccolta scommesse.

Il Collegio ha ribadito che secondo un orientamento giurisprudenziale consolidato “la valutazione sottesa ai provvedimenti come quello richiesto ha la principale finalità di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico mediante strumenti di prevenzione della commissione di reati e costituiscono la massima anticipazione della difesa sociale attraverso l’impedimento e la rimozione ab origine delle stesse condizioni che potrebbero ragionevolmente costituire causa o anche solo occasione per il verificarsi di fatti, non solo e non necessariamente di rilievo penale, idonei a turbare l’ordinata convivenza civile mediante esposizione anche solo al pericolo della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

“Proprio per la finalità del provvedimento, possono assumere rilievo anche fatti e circostanze privi in sé di significato penale e non riconducibili direttamente alla responsabilità del soggetto, ma significativi dal punto di vista della “buona condotta” del richiedente e rilevanti sul piano prognostico, in quanto il giudizio prognostico a fondamento del diniego delle autorizzazioni di polizia è considerato più stringente del giudizio di pericolosità sociale o di responsabilità penale”.

“Nel caso in esame nel diniego sono richiamati precisi riscontri da cui emergono episodi di violenza avvenuti nel locale, nonché circostanze tali da fondare un giudizio prognostico negativo. In primo luogo, il ricorrente è direttamente responsabile di condotte penalmente rilevanti“. Inoltre, vi sono stati “periodi di sospensione della licenza e di chiusura del locale: nel 2017 a seguito di atto del Questore ex art. 100 TULPS del 16.6.2017, per i numerosi episodi di risse e disordini, nel 2022 per la violazione della normativa anti Covid”.

Per questi motivi il Tar della Lombardia ha deciso di respingere il ricorso e confermare la validità del provvedimento impugnato. ac/AGIMEG